HELIX PIERCING | Consigli, guarigione e gioielli più belli
L'helix piercing permette di decorare le nostre orecchie con un gioiello nella parte superiore del padiglione auricolare. Vediamo insieme qualche consiglio utile e i gioielli più belli.

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Sono molte le persone a cui piace decorare il proprio corpo con tatuaggi e piercing, anche in posti meno comuni del lobo dell’orecchio o dell’ombelico. Avete mai pensato, ad esempio, all’helix piercing? Si trova sempre sull’orecchio, ma in un punto diverso rispetto al lobo. L’orecchino helix è tra le opzioni più amate e di tendenza, un foro che si realizza sulla cartilagine superiore dell’orecchio. Elegante, versatile e perfetto da sfoggiare sia da solo che in combinazione con altri piercing auricolari, l’helix conquista per la sua estetica e le possibilità creative che offre abbinato ad altri piercing alle orecchie. In questa guida, tutto ciò che serve sapere: dai tempi di guarigione ai consigli utili, fino ai gioielli più belli da scegliere per valorizzarlo al meglio.
Cos’è il piercing helix?
Il piercing helix è un foro eseguito sulla parte superiore e cartilaginea dell’orecchio, precisamente lungo il bordo esterno conosciuto come “elice”. A differenza dei classici fori al lobo, che si effettuano su una parte morbida e carnosa, l’helix coinvolge una zona più rigida, motivo per cui richiede una procedura leggermente diversa e tempi di guarigione più lunghi. Si tratta quindi di un piercing alla cartilagine dell’orecchio e tra i piercing alla cartilagine è uno di quelli che provoca meno dolore e che guarisce più rapidamente, a patto di seguire scrupolosamente tutte le indicazioni del piercer.
Esteticamente, questo tipo di piercing è molto amato per la sua eleganza discreta e per la versatilità che offre: può essere posizionato singolarmente oppure inserito in una composizione multipla di fori, in look minimal oppure più audaci, a seconda dei gusti personali. Ne esistono anche diverse varianti, come il double helix (due fori vicini sulla stessa curva dell’elice) o il triple helix, molto apprezzati per chi ama le orecchie riccamente decorate.
È importante sapere che, trattandosi di una zona cartilaginea, il piercing helix va eseguito esclusivamente con ago sterile da parte di un piercer professionista, evitando assolutamente le pistole da foro che possono danneggiare la cartilagine. Inoltre questo tipo di piercing si adatta a diversi stili di gioielli, come anellini sottili, barrette dritte o curvate e labret decorati, rendendolo una scelta perfetta per chi cerca un accessorio raffinato con cui esprimere il proprio carattere al 100%.
Tipi di piercing Helix
Il termine “helix piercing” indica in generale i fori eseguiti lungo il bordo cartilagineo superiore dell’orecchio, ma esistono diverse varianti, ognuna con una posizione e un’estetica specifica. Ecco i sei tipi più comuni di helix:
Standard Helix
È il più classico: si trova lungo la parte superiore esterna dell’elice, poco sopra il lobo. È perfetto per iniziare perché consente di inserire facilmente sia barrette dritte che anellini sottili, adattandosi a qualsiasi stile.
Forward Helix
Questo tipo si colloca sulla parte anteriore dell’elice, vicino all’attaccatura dell’orecchio con la testa. Molto elegante e moderno, può essere singolo o multiplo (double/triple forward helix) ed è spesso abbinato a gioielli discreti e minimal.
Double Helix
Come suggerisce il nome, si tratta di due fori allineati verticalmente lungo la curva dell’helix. Creano un effetto visivo armonioso e permettono combinazioni creative di gioielli, sia identici che diversi tra loro.
Triple Helix
Una variante più audace e decorativa del double helix, con tre fori verticali. Richiede un’ottima anatomia dell’orecchio e una buona tolleranza al piercing multiplo, ma offre un look molto ricercato e d’impatto.
Helix Orbital
Questo piercing collega due fori distanti dell’helix tramite un unico anellino che li attraversa entrambi, creando un effetto “orbitale”. È tra le opzioni più originali e grafiche, ma necessita di un’esecuzione precisa.
Industrial Piercing (o Scaffold Piercing)
Anche se tecnicamente è una combinazione, rientra tra le varianti dell’helix. Consiste in due fori (uno sul forward helix e uno sul retro dell’helix) collegati da una barra lunga. Ha un forte impatto estetico ma richiede cure particolarmente attente, vista la doppia foratura su cartilagine.
Ogni tipo di helix ha le sue peculiarità e può essere scelto in base alla forma dell’orecchio, allo stile personale e al numero di fori desiderati. Un consulto con un piercer esperto aiuterà a valutare quale sia la variante più adatta e sicura.
Helix piercing, è doloroso?
Una delle domande più comuni prima di farsi un helix piercing riguarda il dolore. Quanto fa male davvero? La risposta può variare da persona a persona, ma in generale il livello di dolore è considerato moderato. Il motivo principale è che il piercing helix viene eseguito sulla cartilagine dell’orecchio, una zona molto più rigida e meno vascolarizzata rispetto al morbido lobo, ma anche più sensibile al trauma meccanico.
Il fastidio si avverte soprattutto nel momento in cui l’ago attraversa la cartilagine: si tratta di una sensazione acuta e rapida, che può durare pochi secondi. Tuttavia, alcune persone riferiscono una leggera pressione o un pizzicore più intenso rispetto ad altri tipi di piercing. Subito dopo la foratura è normale avvertire calore, pulsazione e un leggero gonfiore nella zona, sintomi che tendono a diminuire nelle ore successive. Durante le settimane successive, soprattutto se si urta involontariamente la zona o si dorme su quel lato, il piercing può provocare qualche fastidio, per questo motivo è consigliabile evitare di dormire sull’orecchio appena forato, indossare cuffie che non comprimano la zona e scegliere con cura il gioiello iniziale per ridurre attrito e pressione.
Infine, la competenza del piercer gioca un ruolo fondamentale: una mano esperta e l’uso di strumenti adeguati (come l’ago e non la pistola) possono ridurre al minimo il disagio e rendere l’esperienza molto più tollerabile. L’helix piercing non è tra i più dolorosi, ma nemmeno indolore: si posiziona in una fascia intermedia, ben sopportabile con la giusta preparazione e consapevolezza.
Helix orecchino, come scegliere il primo?
La scelta del primo orecchino per il piercing helix è un passaggio importante per garantire una guarigione ottimale e ridurre al minimo il rischio di infezioni, gonfiori o irritazioni. Quando si effettua un foro sulla cartilagine, infatti, non si tratta solo di una questione estetica, ma anche funzionale: il gioiello iniziale deve essere biocompatibile, leggero e stabile, per adattarsi perfettamente al processo di cicatrizzazione.
I materiali migliori
Per il primo periodo post-foratura, i piercer professionisti consigliano materiali anallergici e di alta qualità, come:
- Titanio di grado medicale: è uno dei materiali più sicuri, privo di nichel, leggerissimo e ben tollerato anche dalle pelli più sensibili.
- Acciaio chirurgico 316L: più economico rispetto al titanio, ma comunque sicuro se correttamente certificato.
- Oro 14 o 18 carati, solo se certificato nickel-free: è elegante ma va scelto con attenzione per evitare reazioni allergiche.
- Bioflex o PTFE: materiali plastici flessibili, ideali in caso di gonfiore e perfetti per chi cerca una guarigione più confortevole.
Forma e struttura: barretta o anellino?
Anche la forma del gioiello gioca un ruolo importante. In fase di guarigione si preferisce spesso una barretta dritta (labret), perché crea meno movimento, pressione e torsione rispetto all’anellino, favorendo una cicatrizzazione più lineare e priva di complicazioni. Molte persone desiderano da subito un anellino, ma è bene sapere che, anche se molto estetico, potrebbe aumentare il rischio di irritazioni e microtraumi, specie se si dorme sul piercing o lo si tocca frequentemente. Una barretta dritta (di solito un labret) è più stabile e ferma, quindi si muove meno rispetto a un anellino, meno movimento significa meno trauma meccanico sulla cartilagine durante il processo di guarigione.
Spessore e lunghezza
Il gioiello iniziale deve avere una lunghezza sufficiente per compensare l’eventuale gonfiore dei primi giorni, ma non eccessiva al punto da muoversi troppo. Lo spessore più comune è 1.2 mm, ma può variare in base al tipo di foro e alle indicazioni del piercer. Infine, è fondamentale scegliere una chiusura stabile, come la flat back (piatta sul retro) o la chiusura a vite, che evita di perdere il gioiello e riduce il rischio di sfregamento o pressione involontaria sulla parte posteriore dell’orecchio.
Quando cambiare l’orecchino per la prima volta?
Un piercer attento di solito fissa un appuntamento di controllo per verificare che la guarigione stia avvenendo correttamente; in genere è in questa occasione che si può cambiare per la prima volta il gioiello. Per inserire un anello, però, è di solito consigliato aspettare almeno due o tre mesi.
Cambiare l’orecchino dell’helix piercing per la prima volta è un momento delicato e va affrontato con attenzione. La fretta è il nemico numero uno della corretta guarigione: anche se può essere forte la tentazione di sostituire il gioiello iniziale con uno più estetico, è fondamentale attendere che il foro sia completamente cicatrizzato prima di farlo.
I tempi di guarigione
La cartilagine dell’orecchio richiede tempi più lunghi rispetto al lobo per rigenerarsi: la guarigione completa di un helix può variare tra i 3 e i 6 mesi, ma in alcuni casi può richiedere fino a un anno, soprattutto se ci sono state irritazioni, infezioni o microtraumi durante il processo. Un segnale importante da osservare è la totale assenza di sintomi: il foro non deve presentare dolore, gonfiore, rossore, secrezioni né crosticine. Solo in presenza di questi criteri è possibile prendere in considerazione la sostituzione del gioiello. Le principali regole da seguire per una rapida guarigione sono:
- Lavare a asciugare accuratamente la mani prima di toccare il piercing in via di guarigione;
- Pulire mattina e sera il piercing con soluzione fisiologica o soluzione salina per almeno 15 giorni, poi si potrà procedere lavandolo solo una volta al giorno fino alla completa guarigione;
- Fare attenzione nell’indossare o togliere indumenti, cappelli o caschi per evitare strappi, lacerazioni o traumi alla zona;
- Non rimuovere il piercing da soli prima della visita di controllo;
- Non dormire sopra il piercing appena fatto;evitare di andare in piscina;
- non giocare con il piercing appena fatto, ruotandolo nel foro o spostandolo; in generale è meglio toccarlo il meno possibile fino alla competa guarigione.
Chi dovrebbe cambiare l’orecchino?
Anche se si pensa di poterlo fare autonomamente, è altamente consigliato rivolgersi al piercer professionista che ha eseguito il foro (o comunque a un esperto qualificato) per effettuare il primo cambio. Questo permette:
- Di valutare lo stato reale della guarigione con occhio esperto.
- Di sostituire il gioiello in modo sterile, riducendo il rischio di infezioni.
- Di ricevere consigli su materiali e misure più adatte per la nuova fase del piercing.
Cambiare l’orecchino troppo presto può riaprire il canale, provocare infiammazioni o rallentare drasticamente la guarigione. È anche sconsigliato forzare la rimozione se il gioiello sembra bloccato o duro da svitare: meglio rivolgersi a un professionista, per evitare danni alla cartilagine. Inoltre, è fondamentale continuare con una corretta igiene anche dopo la sostituzione, soprattutto nei giorni immediatamente successivi, poiché il cambio può comunque causare un leggero stress alla zona.
Quale gioiello scegliere per l’helix piercing
Una volta completata la guarigione dell’Helix, si apre un mondo di possibilità per personalizzare l’orecchio con gioielli dal design unico e adatto al proprio stile. L’helix piercing è molto versatile: si può infatti scegliere di indossare un gioiello classico e discreto oppure di puntare su orecchini helix più appariscenti e stravaganti. Se si hanno già altri piercing all’orecchio si ha la possibilità di giocare con diverse composizioni, in modo da creare un risultato armonico che valorizzi il nostro look ed esprima appieno tutto il nostro stile.
Che si preferisca un look minimal oppure qualcosa di più vistoso, esistono numerose varianti di orecchini helix in grado di valorizzare ogni forma e composizione, vediamo alcune opzioni più amate e di tendenza:
Helix con anellino
Il classico e intramontabile anellino è tra le scelte più popolari per l’helix. Si adatta perfettamente alla curvatura dell’orecchio e può essere indossato da solo per un effetto elegante e discreto oppure combinato con altri piercing per un look più complesso. Disponibile in versione liscia, martellata o decorata, l’anellino è perfetto per chi cerca un equilibrio tra semplicità e stile.

Stelle e lune
I gioielli a tema celeste – come stelle, lune e pianeti – sono diventati un vero trend nel mondo dei piercing. Perfetti per aggiungere un tocco magico e originale, questi elementi decorativi si trovano spesso montati su labret piatti o su piccoli cerchietti. Ideali per chi desidera un helix romantico e fuori dal comune, con un tocco di mistero e simbolismo.



Helix con catenelle
Per chi vuole un effetto più scenografico, i gioielli helix con catenelle sono l’ideale. Possono collegare due fori vicini (ad esempio un helix e un lobo) oppure decorare un singolo punto con una piccola catena pendente. Il risultato è dinamico, femminile e perfetto per look ricercati e audaci.

Helix con pietre e brillantini
Un grande classico per chi ama far brillare l’orecchio: un helix orecchino con pietre o brillantini è disponibile in tante forme e colori. Si va dai semplici punti luce in zircone a composizioni più elaborate con cluster di gemme. Sono ideali per le occasioni speciali, ma anche per aggiungere un tocco glamour alla quotidianità.




Gioielli Helix semplici
Per chi preferisce uno stile minimal e senza tempo, i gioielli helix semplici sono la scelta perfetta. Labret con sfera liscia, anellini sottili o barrette essenziali: questi accessori si integrano con qualsiasi outfit e sono perfetti anche per chi lavora in ambienti formali. Eleganza e discrezione si fondono per un effetto pulito ma curato.







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Infezione helix piercing, cosa fare
Anche con tutte le precauzioni, può succedere che si verifichi un’infezione helix piercing oppure che si formi una pallina nella zona del foro, soprattutto nei primi mesi di guarigione. Questo succede se l’operazione viene effettuata con strumenti poco adeguati, se viene inserito un gioiello scadente oppure se il piercing appena fatto è stato curato male durante la sua guarigione. La cartilagine inoltre è un tessuto più delicato rispetto al lobo e meno vascolarizzato, quindi più soggetto a reazioni infiammatorie se non curato correttamente. Riconoscere i segnali di un’infezione e intervenire tempestivamente è fondamentale per evitare complicazioni.
Come riconoscere un’infezione
I sintomi tipici di un’infezione al piercing helix includono:
- Rossore intenso e persistente
- Dolore pulsante o aumentato rispetto ai primi giorni
- Gonfiore anomalo che non accenna a diminuire
- Calore localizzato
- Fuoriuscita di pus giallo-verde (diverso dal normale siero chiaro)
- In casi più gravi, febbre o linfonodi gonfi
Questi segnali indicano che il corpo sta cercando di contrastare un’invasione batterica e non vanno sottovalutati.
Cosa fare in caso di infezione
Se si sospetta un’infezione al piercing helix, la prima cosa da sapere è che non bisogna farsi prendere dal panico, ma agire con attenzione e buon senso. Anche se il fastidio può spaventare, ci sono diversi rimedi efficaci da mettere in pratica fin da subito. Non andrebbe mai rimosso il gioiello, a meno che non lo consigli espressamente un medico. Togliere l’orecchino potrebbe causare la chiusura del foro e intrappolare l’infezione all’interno, peggiorando la situazione invece di migliorarla.
Il passo successivo è prendersi cura del piercing con pulizie regolari ma delicate, due volte al giorno, utilizzando una soluzione salina sterile o una miscela di acqua tiepida e sale marino. Prodotti aggressivi come alcol o acqua ossigenata andrebbero evitati, perché possono irritare ulteriormente la cartilagine e rallentare la guarigione. Anche un semplice impacco caldo alla camomilla o con garza sterile imbevuta in soluzione salina può aiutare a ridurre l’infiammazione e favorire il drenaggio naturale. È importante applicarlo per alcuni minuti, senza strofinare, e poi asciugare bene la zona.
Nel frattempo, è fondamentale evitare di toccare il piercing con le mani sporche, non ruotare il gioiello e non dormire sul lato forato. Ogni contatto non necessario può aggravare l’irritazione e introdurre nuovi batteri. Se dopo due o tre giorni i sintomi non migliorano – oppure peggiorano con la comparsa di pus abbondante, febbre o dolore acuto – è il momento di consultare un medico o un piercer professionista. Potrebbe essere necessario un trattamento antibiotico per risolvere del tutto l’infezione.
Il costo dell’helix piercing
Il prezzo di un piercing orecchio helix può variare sensibilmente in base a diversi fattori, tra cui la città, l’esperienza del piercer, il tipo di gioiello incluso e la qualità del materiale utilizzato. In linea generale, il costo si aggira tra i 30 e i 70 euro, ma può salire anche oltre se si sceglie un centro altamente specializzato o si opta per gioielli di fascia alta. Nel prezzo solitamente è incluso:
- La consulenza iniziale
- La foratura con ago sterile (mai con pistola, sconsigliata per la cartilagine)
- Un gioiello anallergico di base, spesso in titanio o acciaio chirurgico
- Le istruzioni per la cura e la guarigione del piercing.
È importante diffidare di prezzi troppo bassi, che possono nascondere materiali scadenti, poca igiene o mancanza di professionalità. Un piercing eseguito male non solo può risultare esteticamente deludente, ma può causare problemi come infezioni, rigetti o cicatrici permanenti. Infine, se si sceglie un gioiello diverso da quello base, ad esempio in oro 14k, con pietre o decorazioni, il prezzo finale aumenterà in base al design e alla qualità del materiale. Il costo di un helix orecchino è un investimento non solo estetico, ma anche in termini di sicurezza e salute: meglio spendere qualcosa in più ed affidarsi a mani esperte.
L’helix piercing è molto più di un semplice orecchino, è un modo per esprimere stile e personalità, con un tocco raffinato o deciso a seconda del gioiello scelto. Come ogni piercing sulla cartilagine, richiede cura, pazienza e attenzione alla qualità, sia nel momento della foratura che nella fase di guarigione. Conoscere i diversi tipi di helix, scegliere materiali sicuri e affidarsi a professionisti qualificati sono i passi fondamentali per vivere questa esperienza in modo positivo e senza rischi.
Redazione Trucchi.tv💄