PIERCING ALLE ORECCHIE | Nomi e idee con foto

Intriganti, versatili e capaci di trasformare completamente lo stile: i piercing alle orecchie non sono più solo un dettaglio, ma un vero e proprio accessorio di tendenza. Dal classico foro al lobo ai più audaci industrial e daith, le idee piercing orecchio non mancano, infatti esistono tantissime posizioni diverse per decorare l’orecchio con eleganza o con un tocco ribelle.

Che si preferisca un look minimal e raffinato oppure un mix di gioielli e fori multipli, ogni piercing racconta qualcosa di unico. E per scegliere il proprio con consapevolezza, è importante conoscerne i nomi, le zone esatte e le combinazioni possibili.

In questo articolo, una guida completa con i nomi piercing orecchio, le immagini ispirazionali, spiegazioni dettagliate per ogni tipo di piercing e tanti consigli utili per trovare quello perfetto per valorizzare ogni orecchio. Preparati a scoprire tutto sul mondo dei piercing auricolari!

• Piercing Lobo
• Secondo e Terzo Lobo
• Piercing Helix
• Forward Helix
• Piercing orecchio nomi, Tragus
• Piercing Anti-Tragus
• Piercing alle orecchie Daith
• Piercing Rook
• Piercing Conch
• Piercing Snug
• Piercing Industrial
• Piercing Orbital

Piercing Lobo

Il piercing al lobo è il più classico e diffuso in assoluto, spesso il primo che si realizza, anche da bambini. Si esegue sulla parte morbida inferiore dell’orecchio ed è considerato tra i più semplici da curare, con tempi di guarigione rapidi e dolore minimo. Nonostante la sua semplicità, è incredibilmente versatile: si può scegliere tra punti luce, cerchietti, mini pendenti o design più audaci. È anche un’ottima base per costruire composizioni multiple, da personalizzare in base allo stile. Per chi è alla prima esperienza, è la scelta più indicata. È consigliabile usare materiali ipoallergenici come il titanio o l’oro 14k, e preferire la foratura con ago rispetto alla pistola, più invasiva e meno igienica.

• Nome: Lobo
• Tempo di guarigione: 4-8 settimane
• Dolore: ⭐☆☆☆☆ (molto basso)

Secondo e Terzo Lobo

Aggiungere secondo buco orecchio o un terzo foro al lobo è un’idea perfetta per chi desidera un look più ricercato, senza spingersi sulla cartilagine. I fori multipli sul lobo consentono di giocare con allineamenti, simmetrie e mix di stili. Si può optare per una progressione di orecchini dalle dimensioni decrescenti, oppure alternare punti luce e cerchietti sottili per un effetto più raffinato. Anche in questo caso la guarigione è veloce, ma è bene evitare gioielli troppo pesanti che possano stressare il lobo nei primi giorni. Le combinazioni sono infinite e permettono di dare personalità a ogni orecchio, anche in modo molto discreto.

• Nome: Secondo o terzo foro al lobo
• Tempo di guarigione: 6-8 settimane
• Dolore: ⭐☆☆☆☆ (molto basso)

Piercing Helix

Il piercing helix si trova lungo il bordo superiore esterno dell’orecchio, nella cartilagine. Tra le idee piercing orecchio, risulta essere uno tra i più amati proprio per il suo effetto estetico pulito ma deciso, e si presta bene ad anellini, barre e piccoli brillanti. Può essere indossato da solo, oppure abbinato ad altri piercing per un look più strutturato. Le versioni più comuni includono il double o triple helix, che prevedono più fori in fila. Questo tipo di piercing richiede più attenzione rispetto al lobo, perché la cartilagine è più sensibile ai traumi e la guarigione può durare diversi mesi. Si consiglia di non dormire su quel lato e di scegliere gioielli leggeri, come cerchietti sottili o stud minimal, in materiali anallergici.

• Nome: Helix (cartilagine superiore esterna)
• Tempo di guarigione: 3-6 mesi
• Dolore: ⭐⭐☆☆☆ (moderato)

Forward Helix

Il forward helix si trova nella parte anteriore dell’orecchio, vicino all’attaccatura con il viso. Meno comune del classico helix, è apprezzato per la sua eleganza e discrezione. Si adatta particolarmente a volti delicati e si presta benissimo a fori multipli in verticale, che possono essere decorati con piccole gemme o brillanti allineati. Trattandosi di una zona esposta a pressioni, è importante fare attenzione a non urtarla con occhiali, caschi o cappelli. Anche in questo caso, la scelta di materiali ipoallergenici e gioielli leggeri può facilitare la guarigione e ridurre il rischio di irritazioni.

• Nome: Forward Helix (cartilagine frontale, vicino all’attaccatura)
• Tempo di guarigione: 3-6 mesi
• Dolore: ⭐⭐☆☆☆ (moderato)

Piercing orecchio nomi, Tragus

Il tragus è la piccola protuberanza cartilaginea che si trova proprio davanti al condotto uditivo. È un piercing molto apprezzato perché, pur essendo discreto, aggiunge un dettaglio originale e stiloso all’orecchio. La foratura può risultare leggermente più fastidiosa per via dello spessore della cartilagine, ma il risultato finale è visivamente accattivante. Ideale per chi cerca qualcosa di particolare ma contenuto, il tragus si abbina bene a piercing al lobo o all’helix. È però sconsigliato a chi utilizza spesso auricolari in-ear o dorme sempre sullo stesso lato, poiché la zona è soggetta a pressioni e attriti che possono ostacolare la guarigione.

• Nome: Tragus (piccola cartilagine davanti al condotto uditivo)
• Tempo di guarigione: 3-6 mesi
• Dolore: ⭐⭐☆☆☆ (moderato)

Piercing Anti-Tragus

Posizionato esattamente di fronte al tragus, nella parte superiore del lobo dove la cartilagine è più spessa, l’anti-tragus è un piercing meno comune ma di grande effetto. È indicato per chi cerca un look originale e poco visto, anche se non tutte le orecchie sono adatte a ospitarlo, poiché serve una struttura cartilaginea ben definita. L’effetto visivo è geometrico e deciso, spesso valorizzato da barre curve o gioielli dalle forme minimali. La guarigione è più lunga e può risultare delicata, quindi è bene affidarsi a un piercer esperto e seguire con attenzione le istruzioni post-piercing.

• Nome: Anti-Tragus (opposto al tragus, parte alta del lobo)
• Tempo di guarigione: 6-12 mesi
• Dolore: ⭐⭐⭐☆☆ (medio-alto)

Piercing alle orecchie Daith

Il daith si trova all’interno dell’orecchio, nella piega cartilaginea appena sopra il condotto uditivo. Ha un fascino tutto suo per la sua posizione “nascosta”, che lo rende sofisticato ma non appariscente. Oltre all’estetica, alcuni scelgono questo piercing per la sua presunta capacità di ridurre l’intensità delle emicranie, anche se le prove scientifiche in merito sono limitate. È perfetto con anellini decorati, a forma di cuore o con charm, e si abbina bene a tragus o conch per un look bilanciato. Essendo in una zona curva e complessa, è importante scegliere un piercer esperto e prendersi cura della foratura con molta attenzione.

• Nome: Daith (cartilagine interna sopra il condotto uditivo)
• Tempo di guarigione: 6-9 mesi
• Dolore: ⭐⭐⭐☆☆ (medio)

Piercing Rook

Il rook si posiziona nella cartilagine interna, sopra il daith, ed è uno dei piercing più tecnici e particolari. Richiede un’anatomia adeguata, quindi non è eseguibile su tutte le orecchie. Il risultato è affascinante e molto originale, con un effetto tridimensionale che risalta anche da solo. Viene generalmente decorato con barre curve o mini anellini, e può essere un’aggiunta perfetta in composizioni più complesse. Tuttavia, non è consigliato a chi è alle prime armi, poiché la zona è spessa e la guarigione può durare diversi mesi.

• Nome: Rook (piegatura cartilagine interna sopra il daith)
• Tempo di guarigione: 6-9 mesi
• Dolore: ⭐⭐⭐⭐☆ (alto)

Piercing Conch

Il piercing conch prende il nome dalla conchiglia per via della posizione: la parte centrale e concava del padiglione auricolare. Si distingue in due varianti: il conch interno, più discreto, e il conch esterno, che spesso ospita un anello che “abbraccia” l’orecchio. È un piercing molto versatile, che può essere decorato con anelli grandi, punti luce o gioielli piatti. Si integra bene con altri piercing come helix, tragus o lobo, creando uno stile completo ma elegante. La guarigione richiede tempo, ma con i giusti accorgimenti si può ottenere un risultato armonioso e d’effetto.

• Nome: Conch (parte centrale della cartilagine auricolare)
• Tempo di guarigione: 6-12 mesi
• Dolore: ⭐⭐⭐☆☆ (medio)

Piercing Snug

Lo snug è uno dei piercing più insoliti e strutturati: si esegue nella piega centrale dell’orecchio, tra il conch e l’anti-tragus, in diagonale. Non tutti possono farlo, perché dipende fortemente dall’anatomia dell’orecchio. Chi riesce a portarlo, però, ottiene un piercing davvero unico e riconoscibile. L’estetica è audace e si adatta bene a stili alternativi o geometrici. I gioielli più usati sono le barre curve o, per un effetto più deciso, piccoli anelli scultorei. La guarigione può essere lunga e il piercing piuttosto delicato, quindi è importante non urtarlo né cambiarlo troppo presto.

• Nome: Snug (bordo cartilagineo centrale, interno)
• Tempo di guarigione: 6-12 mesi
• Dolore: ⭐⭐⭐⭐☆ (alto)

Piercing Industrial

L’industrial è forse il più scenografico tra tutti: si tratta di due fori, solitamente uno sull’helix e uno sul forward helix, collegati da una barra lunga. È una scelta forte, molto amata nello stile rock e punk, ma oggi anche reinterpretata in chiave chic con barre minimal o gioielli personalizzati. Prima di eseguirlo, bisogna valutare con il piercer la distanza tra i due punti e la conformazione della cartilagine, perché non tutte le orecchie sono adatte. La guarigione può essere lunga e richiede costanza nella pulizia, ma l’effetto finale è assolutamente iconico.

• Nome: Industrial (due fori uniti da una barra, spesso tra helix e forward helix)
• Tempo di guarigione: 6-12 mesi
• Dolore: ⭐⭐⭐⭐☆ (alto)

Piercing Orbital

Il piercing alle orecchie orbital si distingue per la sua particolarità: a differenza degli altri, prevede due fori collegati da un unico anello, creando un effetto ad arco molto decorativo. La zona più comune per realizzarlo è il lobo, ma può essere eseguito anche sulla cartilagine (ad esempio nella zona helix), a patto che l’anatomia dell’orecchio lo permetta. Il risultato finale è elegante ma originale, soprattutto se si scelgono cerchietti decorati o anelli con elementi pendenti.

Rispetto al più noto industrial, che utilizza una barra dritta, l’orbital usa un cerchio flessibile che collega i due fori. Questo lo rende più delicato esteticamente e anche meno rigido da portare. La guarigione richiede la stessa cura di due piercing separati, quindi va pulito regolarmente e vanno evitati movimenti bruschi. È adatto a chi vuole qualcosa di sofisticato ma non troppo invasivo, e può essere perfettamente integrato in composizioni più ricche o indossato da solo per risaltare al meglio.

• Nome: Orbital (due fori uniti da un unico anello, di solito su lobo o helix)
• Tempo di guarigione: 3-6 mesi (entrambi i fori)
• Dolore: ⭐⭐☆☆☆ (moderato)

Nome Piercing	Tempo di guarigione	Dolore
Lobo	4-8 settimane	⭐☆☆☆☆
Secondo/Terzo Lobo	6-8 settimane	⭐☆☆☆☆
Helix	3-6 mesi	⭐⭐☆☆☆
Forward Helix	3-6 mesi	⭐⭐☆☆☆
Tragus	3-6 mesi	⭐⭐☆☆☆
Anti-Tragus	6-12 mesi	⭐⭐⭐☆☆
Daith	6-9 mesi	⭐⭐⭐☆☆
Rook	6-9 mesi	⭐⭐⭐⭐☆
Conch	6-12 mesi	⭐⭐⭐☆☆
Snug	6-12 mesi	⭐⭐⭐⭐☆
Industrial	6-12 mesi	⭐⭐⭐⭐☆
Orbital	3-6 mesi (entrambi i fori)	⭐⭐☆☆☆

 

Ora conoscete esattamente per i diversi piercing orecchio nomi e quanto possono fare male anche se è bene ricordare che il livello di dolore è soggettivo e può variare in base alla sensibilità individuale e alla tecnica del piercer. Che si scelga un piercing alle orecchie minimal come quello al lobo o una composizione articolata tra helix, daith e conch, il bello è proprio poter costruire il proprio stile passo dopo passo. L’importante è non avere fretta: meglio iniziare con una o due forature, capire come reagisce la pelle, e poi eventualmente aggiungere altri punti luce o cerchietti.

Chi è alla prima esperienza dovrebbe considerare che per i buchi all’orecchio, posizione e tipologia di piercing possono variare molto, e dovrebbe puntare su fori semplici, come quelli al lobo o al secondo foro, che guariscono velocemente e permettono di prendere confidenza con i tempi e le cure. I piercing in cartilagine – come helix, rook o industrial – richiedono più attenzione, sia nella scelta del piercer che nella routine di pulizia quotidiana (solitamente con soluzione salina sterile, no alcol o disinfettanti aggressivi!). Un altro aspetto da non sottovalutare è la scelta del gioiello iniziale: optare per materiali sicuri come il titanio, l’oro 14k o l’acciaio chirurgico è fondamentale per evitare irritazioni o reazioni allergiche. E occhio anche alla forma: stud piatti o anelli chiusi sono ideali per una guarigione più serena.

Lasciatevi ispirare, valutate la forma del vostro orecchio e pensate anche al lato pratico, come si dorme, se si usano cuffie, occhiali o caschi, aiuta a fare scelte belle ma anche comode e sostenibili nel tempo.

Redazione Trucchi.tv💄