Cos’è il microbioma della pelle e come proteggerlo?
Le più appassionate di skincare avranno già sentito il termine microbioma riferito alla pelle. Ma di cosa si tratta esattamente e perché è così importante per la salute della nostra cute? Vediamo cosa sapere!
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La maggior parte di noi abbina (correttamente) la parola “microbioma” all’intestino, ma le appassionate di skincare sicuramente avranno già sentito usare questo termine in riferimento alla pelle. La parola “microbioma” (o più correttamente microbiota, come vedremo tra poco) si riferisce infatti a tutti i microrganismi che vivono sul nostro corpo o all’interno di esso. Vediamo quindi cosa sapere sul microbioma della pelle e scopriamo insieme perché è così importante.
Microbioma o microbiota?
Spesso questi due termini vengono usati come sinonimi, ma questo dal punto di vista scientifico è solo parzialmente corretto. Tecnicamente, infatti, il microbiota è l’insieme di microrganismi che vivono all’interno di alcuni distretti del nostro corpo e che fungono da barriera nei confronti del mondo esterno. Si possono così distinguere, ad esempio, il microbiota intestinale, quello cutaneo, quello nasale e così via. Con il termine microbioma ci si riferisce invece al patrimonio genetico del microbiota. Nel linguaggio comune, meno scientifico, questi due termini vengono utilizzati come sinonimi per indicare l’insieme di microrganismi con i quali viviamo in simbiosi.
Cos’è il microbioma cutaneo
Il microbioma di ognuno di noi comincia a svilupparsi subito dopo la nascita, quando avviene il primo contatto con il mondo esterno. È composto da una serie di batteri diversi che formano un ecosistema con una composizione particolare e specifica per ognuno di noi. I batteri che compongono il microbioma cutaneo colonizzano rapidamente la pelle del neonato e hanno un ruolo importante nello sviluppo del sistema immunitario e nella protezione della pelle dalle influenze esterne come, ad esempio, lo smog, gli agenti atmosferici e alcune sostanze con cui veniamo a contatto.
La funzione del microbioma cutaneo, quindi, è proprio quella di “barriera” nei confronti di tutto ciò che può alterare il pH della pelle, rendendola più fragile, delicata e soggetta a irritazioni.
I batteri che vivono in maniera simbiotica sulla nostra pelle vengono chiamati batteri residenti e contribuiscono alla salute della pelle, mentre i batteri che non sono presenti in maniera permanente sulla nostra pelle vengono chiamati batteri transitori e, in alcuni casi, possono essere responsabili di irritazioni, infezioni o altri problemi della pelle. In un microbioma cutaneo in buona salute, il compito dei batteri residenti è proprio quello di proteggerci anche dai batteri transitori con i quali veniamo a contatto quotidianamente.
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Microbioma cutaneo e skincare, cosa sapere
Ormai appare chiaro che la nostra pelle non è un ambiente sterile, ma che ospita un delicato e complesso ecosistema di virus, batteri e funghi che hanno proprio il compito di proteggerci. Proprio per questo motivo, il compito di una buona skincare non è quello di eliminare tutti i batteri dalla nostra pelle: con questo approccio otterremmo proprio l’effetto contrario a quello desiderato, cioè una pelle fragile e meno sana!
Per mantenere il nostro microbiota cutaneo in buona condizioni, quindi, è necessario utilizzare detergenti delicati che puliscano la nostra pelle da cellule morte, impurità e residui di makeup ma senza alterare il naturale pH della pelle e danneggiare la naturale barriera protettiva del microbioma.
In che modo la detersione influisce sul microbioma cutaneo?
Il microbioma della nostra pelle sopporta molto bene una condizione di acidità, con un pH 5; gli agenti patogeni, invece, non tollerano questa condizione. Nel corso della nostra vita può capitare che fattori esterni o cambiamenti ormonali influiscano su questo equilibrio aprendo la strada a infezioni cutanee, brufoli e acne o rendendo la pelle più sensibile e reattiva. Anche i prodotti che usiamo per la detersione della pelle, e in particolare del viso, hanno un ruolo importante: se sono troppo aggressivi, infatti, possono intaccare l’interazione tra pelle e microbioma, rendendoci più esposte alle aggressioni di allergeni e agenti patogeni. I detergenti più adatti sono quelli con pH5, che puliscono la pelle con tensioattivi delicati e la idratano con oli naturali e sostanze benefiche.
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Alcuni detergenti “amici” del microbiota cutaneo
Ci sono alcuni detergenti che risultano particolarmente rispettosi del nostro naturale microbioma cutaneo. Hanno tutti la caratteristica di essere delicati e di avere un pH acido, quello naturale della pelle.
Eucerin pH5, detergente fluido
Questo detergente per corpo e viso pulisce la pelle delicatamente senza seccarla e al tempo stesso la protegge dalle aggressioni esterne. La formula con pH Balance System è studiata proprio per preservare e favorire le naturali difese della pelle, anche in caso di lavaggi frequenti.
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Questo prodotto, a contatto con la pelle, da mousse si trasforma in acqua micellare. Deterge la pelle eliminando impurità e tracce di makeup senza seccare la cute e senza alterare il delicato ecosistema batterico che è naturalmente presente sulla pelle. Non contiene gas, sapone o profumo.
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Speriamo che questo argomento sia ora più chiaro. Comincerete a prendervi cura del vostro microbiota cutaneo? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
Redazione Trucchi.tv 💄