ONICOFAGIA | Come smettere di mangiarsi le unghie
L'onicofagia è l'abitudine di mangiarsi le unghie: si tratta spesso di un impulso incontrollabile che non mette a rischio solo l'estetica, ma anche la salute. Vediamo come smettere di mangiarsi le unghie!
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Chi soffre di onicofagia lo sa bene: l’impulso di mangiarsi le unghie è quasi incontrollabile! Le conseguenze, però, sono spiacevoli sotto ogni punto di vista: quello estetico, quello fisico e quello psicologico. Scopriamo qualcosa di più sull’onicofagia: di cosa si tratta, quali sono le cause e come smettere di mangiare le unghie.
Onicofagia, significato
Che cos’è l’onicofagia? Viene considerata un disturbo compulsivo che porta bambini, adolescenti, uomini e donne a rosicchiare o a strappare con i denti le unghie, le pellicine e le cuticole circostanti. Si tratta di un gesto che viene compiuto in maniera quasi inconscia principalmente nei momenti di nervosismo, di ansia, di stress o comunque di disagio. Spesso questa azione ha un effetto calmante, ma non è priva di ripercussioni a livello fisico ed estetico. Nella maggior parte dei casi a fare le spese dell’onicofagia non è una sola unghia, ma si tende ad accanirsi in maniera omogenea su tutte le dita delle mani.
Quali sono le cause dell’onicofagia?
A volte quella di mangiarsi le unghie è solo una brutta abitudine, ma molto più spesso questo gesto scaturisce da cause di natura psicologica in cui giocano un ruolo importante stress, ansia e noia. Questo gesto, che con il passare del tempo, può diventare involontario e quindi ancora più difficile da controllare, consente di tenere sotto controllo il disagio e di scaricare lo stress. Senza voler generalizzare una situazione che può anche essere tanto complessa e delicata da richiedere un supporto psicologico, possiamo elencare alcune delle cause più comuni dell’onicofagia:
- imitazione del comportamento di un altro membro della famiglia: questo avviene soprattutto nel caso di bambini;
- situazioni di stress o di ansia: in questo caso la tensione emotiva viene scaricata con questo gesto;
- atteggiamenti autolesionistici o di aggressività verso se stessi;
- noia: non si tratta di una vera e propria causa dell’onicofagia, ma per chi ha questa abitudine una situazione di inattività può provocare lo stimolo di portarsi le mani alla bocca.
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Quali sono le conseguenze dell’abitudine di mangiarsi le unghie?
La conseguenza dell’onicofagia più comune è di tipo estetico: le unghie appaiono infatti corte, dell’aspetto rosicchiato e a volte con cuticole e pellicine infiammate o con piccole lesioni. Non sono le uniche ricadute negative! Possiamo infatti ricordare, ad esempio, che le mani sono tra le parti del corpo che vengono più frequentemente a contatto con il mondo esterno e quindi anche con germi e batteri: portare spesso le mani alla bocca non è quindi una buona abitudine dal punto di vista igienico. Ci sono poi conseguenze di tipo fisico: mangiare le unghie può infatti portare a infiammazioni, dolore e sanguinamento dell’iponichio, cioè la parte di pelle più vicina all’unghia, ma anche la possibilità di insorgenza di infezioni causata dal fatto che virus e batteri possono aggredire la pelle lesionata. A lungo andare, poi si può provocare un danneggiamento della matrice, con una conseguente modifica della crescita dell’unghia. Non mancano poi conseguenze a livello orale: mangiarsi le unghie può causare l’insorgenza di lesioni alle gengive, stress a livello dentale, usura degli incisivi oppure infezioni alla bocca a causa dei germi e dei batteri trasportati dalle mani sporche.
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Come curare l’onicofagia
Come smettere di mangiarsi le unghie è di sicuro una domanda che si fa chiunque sia alle prese con questo problema. Non è sempre semplice e spesso non basta la sola forza di volontà (anche se è senza dubbio necessario essere motivati). Può sembrare banale, ma se questa abitudine è dovuta ad ansia e stress bisognerà prima di tutto lavorare su queste cause scatenanti, valutando se è il caso di farsi aiutare da uno psicologo o uno psicoterapeuta che ci possa sostenere e guidare in questo percorso. Si possono alleviare ansia e stress anche con sport ed esercizio fisico, con esercizi di respirazione e di meditazione oppure con la pratica dello yoga, che ci aiuti a trovare un migliore equilibrio interiore. Si può poi agire sul comportamento: ci sono diverse strategie che possiamo mettere in campo per provare a liberarci del vizio di mangiare le unghie! Tra questi possiamo ricordarne alcuni:
- usare prodotti specifici dal sapore amaro o sgradevole, che disincentivi il gesto di portarsi le mani alla bocca. Ci sono molti di questi smalti per onicofagia in commercio, ma se volete un’alternativa naturale potete usare qualche goccia di tea tree oil: il risultato sarà lo stesso. In casi estremi potete applicare questo tipo di prodotto solo su nove unghie, almeno per un primo periodo, in modo da poter avere una valvola di sfogo all’ansia, ma cercando di limitare i danni;
- usare bendaggi occlusivi (o anche dei semplici cerotti) che rendano fisicamente impossibile il gesto di mangiarsi le unghie. Può essere una buona idea, ma da applicare a casa per al massimo qualche ora al giorno, non di più;
- prendersi cura delle proprie unghie, tenendole corte, limandole fino a dare loro una forma gradevole e trattando pellicine e cuticole per avere mani in ordine. Potete anche regalarvi delle belle nail art, in modo che la bellezza delle vostre unghie disincentivi l’abitudine di rovinarle rosicchiandole;
- masticare un chewing gum senza zucchero tutte le volte che viene la tentazione di rosicchiare le unghie.
Non si tratta ovviamente di soluzioni definitive, ma di piccole strategie che possono essere messe in pratica per qualche tempo per cercare di riuscire a controllare e gestire questo impulso.
Voi vi mangiate le unghie? Come tenete a bada questo problema? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
Redazione Trucchi.tv💄