SHILAJIT | Cos’è e quali sono i suoi benefici
Pochi di noi probabilmente conoscono lo shilajit, eppure è una sostanza conosciuta da secoli dalla medicina ayurvedica e ricchissima di benefici. Scopriamo alcuni dei più importanti!
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Ci sono sostanze che provengono da luoghi esotici e lontani, le cui proprietà sono conosciute da millenni ma solo recentemente sono giunte anche nel mondo occidentale. È il caso dello shilajit, chiamato anche “nettare divino” per le sue proprietà benefiche; non a caso il suo nome in sanscrito significa “conquistatore delle montagne e distruttore della debolezza”. L’aspetto potrebbe non essere invitante, si dice infatti che assomigli al catrame e che abbia un intenso odore di incenso bruciato e un sapore amaro, ma i suoi benefici sembrano essere davvero tanti. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come si usa!
Cos’è lo shilajit?
Lo shilajit arriva dalla regione dell’Himalaya, dove le sue proprietà sono note da quasi 3000 anni. Si tratta di una resina densa e di colore nero, la cui composizione non è del tutto nota. Si ritiene che sia composta dai resti di oltre 6.500 tipi di piante diverse, di cui molte ormai estinte, mescolate con minerali; il tutto è stato compresso per migliaia di anni sotto il peso delle montagne himalayane. Anche le analisi effettuate non hanno dato risultati precisi, si sa soltanto che è una delle sostanze più ricche in assoluto di nutrienti, tra cui possiamo trovare anche oltre 80 minerali.
Le quattro tipologie di shilajit
Si conoscono quattro diverse tipologie di shilajit, che si distinguono per alcune caratteristiche, come ad esempio il colore:
- shilajit argento (Rajat) di colore bianco;
- shilajit rame (Tamra) di colore blu;
- shilajit oro (Savrana) di colore rossiccio;
- shilajit ferro (lauha) di colore nero- bruno.
Le varietà oro e rame sono abbastanza rare, mentre la variante contenente ferro è più comune.
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A cosa serve?
Nella medicina tradizionale ayurvedica, lo shilajit viene utilizzato per trattare diversi disturbi come ad esempio il mal di montagna, l’asma, il diabete, i disturbi cardiaci e quelli digestivi e nervosi. Viene utilizzato anche per stimolare il sistema immunitario, dare energia, ridurre lo stress, disintossicare l’organismo e agire come tonico o ricostituente; bisogna però dire che a sostegno di questi utilizzi non ci sono prove scientifiche.
Shilajit e acido fulvico, cosa sapere
Tra i suoi principali componenti, lo shilajit vede anche una sostanza particolare: l’acido fulvico, presente in percentuali comprese in genere tra il 15 e il 20%. Questa sostanza ha una proprietà davvero insolita, aiuta infatti il nostro organismo a metabolizzare al meglio gli antiossidanti e i micronutrienti, facendoli penetrare direttamente nella membrana cellulare e permettendogli così di arrivare dove sono davvero necessari.
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Shilajit benefici
Si ritiene che lo shilajit, anche grazie all’elevata presenza di acido fulvico, abbia molti benefici, che però non sono dimostrati sull’uomo a livello scientifico. Tra questi possiamo ricordare:
- digestione: l’acido fulvico avrebbe la capacità di alleviare stitichezza, diarrea e flatulenza e di agire in maniera positiva sulle intolleranze alimentari. Svolgerebbe anche un’azione antinfiammatoria sul tratto digerente e ridurrebbe il rischio di sviluppare ulcere. Si ritiene inoltre che influenzi in maniera positiva i batteri intestinali, migliorando l’assorbimento dei nutrienti[ 1 ];
- salute del cuore: sembra che lo shilajit abbia un’azione protettiva nei confronti del cuore e riduca il rischio di malattie cardiovascolari. Riuscirebbe inoltre a ridurre il livello di grassi nel sangue, riducendo così il rischio di malattie cardiache e di ictus[ 2 ];
- capacità cognitive: secondo l’ayurveda, l’assunzione di questa sostanza è in grado di potenziare la memoria e l’apprendimento. Alcuni studi sembrano sostenere questa convinzione: lo shilajit somministrato a pazienti affetti da Alzheimer insieme a vitamine del gruppo B sembra aver portato ad una funzione cerebrale stabilizzata rispetto ad un gruppo a cui era stato somministrato del placebo[ 3 ];
- fertilità: l’acido fulvico sembra in grado di migliorare la sintesi degli ormoni sessuali maschili, aumentando il livello di testosterone e il numero di spermatozoi. Sulla popolazione femminile gli studi sono pochi, ma sembrano indicare che lo shilajit abbia effetti positivi anche sulla fertilità femminile[ 4 ].
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Shilajit, come si usa
Visti tutti i benefici dello shilajit, vi starete chiedendo come si assume. È in genere disponibile in polvere oppure in forma liquida, ma pare che non abbia un sapore gradevole. Sia quello in forma liquida che quello in polvere possono essere diluiti in un bicchiere di acqua o di latte. Il dosaggio consigliato oscilla tra i 300 e i 500 mg al giorno, ma è meglio chiedere un consiglio al proprio medico.
Shilajit controindicazioni
È necessario specificare che lo shilajit può essere un prodotto pericoloso se ci si affida a integratori di scarsa qualità, che possono essere contaminati da micotossine, metalli pesanti e altre componenti potenzialmente tossiche. È quindi importante scegliere shilajit purificato e di ottima qualità.
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Redazione Trucchi.tv💄
NOTE
1. NCBI, Therapeutic Potential of Fulvic Acid in Chronic Inflammatory Diseases and Diabetes
2. ReserchGate, Cardioprotective Effect of Mumie (Shilajit) on Experimentally Induced Myocardial Injury
3. NCBI, Can nutraceuticals prevent Alzheimer’s disease? Potential therapeutic role of a formulation containing shilajit and complex B vitamins
4. NCBI, Clinical evaluation of spermatogenic activity of processed Shilajit in oligospermia