Il bicarbonato appiana le rughe meglio del botox?

Il bicarbonato viene spesso proposto sui social come alternativa naturale ed economica al botox, ma può davvero essere efficace contro le rughe? Scopriamo proprietà, controindicazioni e tutto quello che c'è da sapere su questo rimedio casalingo

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Bicarbonato o botulino per combattere le rughe? Sui social network è sempre più frequente trovare ricette e consigli sull’utilizzo del bicarbonato come rimedio naturale per contrastare l’invecchiamento cutaneo. La promessa è allettante: un prodotto economico e facilmente reperibile che potrebbe sostituire costosi trattamenti estetici. Ma quanto c’è di vero in queste affermazioni?

Il bicarbonato di sodio è certamente un prodotto versatile, un composto chimico in polvere bianca (NaHCO3) presente in molte case e utilizzato tanto in cucina quanto nella pulizia domestica. La sua popolarità nella skincare fai-da-te è dovuta alle sue proprietà alcalinizzanti e leggermente abrasive. Prima di sperimentare qualsiasi trattamento sulla pelle del viso è però fondamentale comprenderne benefici reali e potenziali rischi, soprattutto quando si parla di un’area delicata come quella del contorno occhi e delle rughe d’espressione. Andiamo quindi a vedere insieme le proprietà del bicarbonato sulla pelle, confrontandole con l’azione del botox, per capire se esiste davvero un paragone possibile tra questi due approcci così diversi alla cura della pelle.

Il bicarbonato appiana le rughe meglio del botox

Bicarbonato sulla pelle: benefici e controindicazioni

Il bicarbonato sulla pelle , quando utilizzato correttamente può offrire il suo beneficio principale grazie alla sua delicata azione levigante. Utilizzato come esfoliante naturale, il bicarbonato può infatti aiutare a rimuovere le cellule morte superficiali, donando alla pelle un aspetto più luminoso e uniforme. Come una delicata spazzola, il bicarbonato aiuta infatti nell’esfoliazione, eliminando lo strato superficiale di cellule morte che, se non rimosse, possono rendere la pelle spenta e opaca.

Sebbene il bicarbonato possegga proprietà antisettiche e anti-infiammatorie, il suo pH alcalino (intorno a 9) lo rende problematico per l’uso continuativo e frequente sulla pelle, che ha invece un pH naturalmente acido (circa 5.5). Questa differenza può alterare significativamente il naturale equilibrio cutaneo, compromettendo il film idrolipidico, lo strato protettivo composto da acqua e lipidi che mantiene la pelle idratata e la protegge dagli agenti esterni. Questo rischio è particolarmente elevato per chi ha una pelle sensibile o già compromessa. Un utilizzo troppo frequente può portare a:

  • Secchezza cutanea, causata dall’alterazione della naturale idratazione della pelle
  • Irritazioni e arrossamenti, segnali che la pelle sta reagendo negativamente al trattamento
  • Sensibilizzazione della pelle, che può diventare più reattiva a prodotti normalmente ben tollerati
  • Peggioramento di condizioni come dermatiti o eczemi
  • Aumento della sensibilità al sole e possibile comparsa precoce di rughe, dovuti all’indebolimento della barriera cutanea

Per questo motivo, se si decide di utilizzare il bicarbonato sulla viso come esfoliante, è consigliabile fare prima un patch test su una piccola area dell’avambraccio e attendere 24 ore per verificare eventuali reazioni. In caso di utilizzo, anche dopo aver effettuato con successo i patch test, è comunque importante prestare particolare attenzione a eventuali segnali di irritazione come prurito, bruciore o rossore.

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Come agiscono bicarbonato e botox sulla pelle

Per comprendere la differenza tra questi due trattamenti, è fondamentale capire come ciascuno di essi interagisce con la pelle e quali meccanismi d’azione utilizza per ottenere i propri effetti. Il bicarbonato di sodio agisce esclusivamente a livello superficiale dell’epidermide (lo strato più esterno della pelle). La sua azione è meccanica: i microgranuli della polvere, quando applicati sulla pelle, creano una leggera esfoliazione che rimuove le cellule morte superficiali. Questo processo dona temporaneamente alla pelle un aspetto più levigato, migliorandone la texture superficiale. Un effetto che, seppur apprezzabile nell’immediato, rimane limitato allo strato più superficiale della pelle. Il Botox, nome commerciale della tossina botulinica, ha invece un meccanismo d’azione completamente diverso e scientificamente studiato. Quando viene iniettato da professionisti qualificati, agisce direttamente sui muscoli sottocutanei, bloccando temporaneamente i segnali nervosi che causano la contrazione muscolare. Le rughe d’espressione, infatti, si formano proprio anche a causa dei movimenti ripetuti dei muscoli facciali: quando questi si contraggono meno frequentemente grazie all’azione del Botox, le rughe tendono a distendersi.
La differenza principale sta quindi nella profondità e nel tipo di azione:

  • Il bicarbonato lavora solo in superficie, con un effetto temporaneo di levigatura che dura poche ore
  • Il Botox agisce in profondità, sul meccanismo stesso che causa la formazione delle rughe d’espressione, con effetti che possono durare diversi mesi

Mentre il bicarbonato può rappresentare una soluzione per un effetto di pelle più liscia e levigata molto temporaneo, il Botox rimane un trattamento estetico che deve essere somministrato esclusivamente da professionisti qualificati in ambiente clinico, dopo un’attenta valutazione del paziente. Entrambi gli approcci hanno il loro posto nella cura della pelle, ma con obiettivi e risultati molto diversi, e una maschera bicarbonato rughe non potrà mai avere la stessa efficacia di un trattamento con la tossina botulinica.

bicarbonato per la pelle

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Bicarbonato viso rughe: Falsi miti del bicarbonato per la cura della pelle

Nel mondo della bellezza fai-da-te circolano numerose credenze sul bicarbonato di sodio, usi per la pelle che è bene analizzare in dettaglio, per distinguere i falsi miti dalla realtà. Particolarmente diffusa è la convinzione che il bicarbonato possa essere utilizzato quotidianamente sulla pelle come trattamento anti-age ma come abbiamo visto questa pratica può rivelarsi controproducente: l’alterazione costante del pH può compromettere la barriera cutanea e accelerare l’invecchiamento della pelle, favorendo la comparsa di rughe anziché prevenirle.

Un altro aspetto da considerare riguarda l’uso del bicarbonato per problemi specifici della pelle come l’acne. Sebbene il bicarbonato possegga proprietà antisettiche e anti-infiammatorie che potrebbero risultare utili se utilizzato come componente di trattamenti specifici, il suo pH alcalino richiede particolare attenzione: un uso inappropriato può alterare l’equilibrio cutaneo e causare irritazioni. Per questo motivo, gli esperti raccomandano di utilizzarlo con moderazione e sempre seguendo le indicazioni appropriate. La skincare efficace si basa su evidenze scientifiche e non su credenze popolari e per questo motivo è importante utilizzare il bicarbonato con moderazione e solo per il suo effetto esfoliante superficiale, affidandosi invece a prodotti formulati specificamente per la pelle, soprattutto nel caso di problematiche della pelle come può essere appunto l’acne.

Il bicarbonato di sodio resta un prodotto che, se usato occasionalmente e nel modo corretto, può offrire un effetto esfoliante delicato ma nonostante le molte credenze diffuse sui social media, non può essere considerato un’alternativa a trattamenti specifici anti-age come il botox. Per contrastare efficacemente i segni del tempo, la scelta migliore rimane quella di affidarsi a prodotti cosmetici formulati appositamente per questo scopo, come sieri e creme con principi attivi mirati, e, quando necessario, valutare con un professionista l’opportunità di trattamenti estetici più profondi.

Redazione Trucchi.tv💄

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