Che riccio sei? Tutti i TIPI DI RICCI e la guida per trattarli

Sapete già che tipo di capelli avete? I capelli, soprattutto quelli ricci, non sono tutti uguali: li possiamo dividere in diverse categorie in base alle loro caratteristiche. Ecco tutto quello che c'è da sapere!

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Amati oppure odiati, i ricci non sono tutti uguali. Le ragazze nate con i capelli ricci o mossi sanno bene quante cure richieda questo tipo di capello: molte si scoraggiano e ricorrono a piastre e trattamenti liscianti per tenerli a bada, altre scelgono invece di informarsi e di impostare una routine che li mantenga sempre al massimo della loro bellezza. Il primo passo di questo percorso? Sicuramente sapere quale sia il proprio tipo di riccio, in modo da poterlo trattare nel modo più corretto e poter scegliere prodotti per capelli ricci mirati.

Tipi di ricci, quanti ce ne sono?

Vi starete sicuramente chiedendo quanti tipi di capelli ricci ci sono: basta infatti osservare le chiome di due o tre ragazze dai capelli ricci per rendersi conto che ci sono differenze anche notevoli. In tutto i capelli, compresi quelli lisci, vengono suddivisi in quattro categorie basate sulle osservazioni dell’hairstylist statunitense Andre Walker; ognuna di loro comprende poi tre sotto categorie indicate da una lettera (A, B e C). Insieme descrivono le caratteristiche del capello, il suo spessore e il modo in cui si avvolge su se stesso formando i ricci.

Capelli di tipo 1

Il tipo 1 descrive i capelli lisci, che si possono suddividere nelle sotto categorie:

  • 1a: capelli lisci e sottili;
  • 1b: capelli lisci e spessi;
  • 1c: capelli leggermente ondulati.

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Capelli di tipo 2 – Mossi

I capelli di tipo 2 possono già rientrare nella categoria dei capelli ricci. Ci si riferisce a capelli da poco a molto ondulati, che formano delle S di diversa dimensione. A dispetto delle apparenze, si tratta di una tipologia di capello abbastanza difficile da gestire perché tende a perdere facilmente volume e forma. Si possono suddividere in tre sotto categorie:

  • 2a: si tratta di capelli che tendono ad essere appena mossi, con una leggera forma ad S che risulta più piatta verso le radici e più morbida dalle orecchie in giù. Si tratta di un mosso appena accennato che tende poco al crespo e che in genere ha una buona lucentezza. Tra gli aspetti negativi c’è invece il fatto che i capelli di questo tipo  mancano di volume e di definizione, rendendo lo styling una vera e propria impresa. Per enfatizzare maggiormente l’effetto mosso si può usare uno spray al sale marino che dia spessore e movimento alla chioma.
  • 2b: i capelli tendono sempre ad avere una forma a S ma più corta e definita, simile a quella che si forma dopo aver tenuto i capelli raccolti in una treccia. Questa forma tende a prendere più definizione dalle lunghezze alle punte, risultando invece più piatta vicino alle radici, dove è anche più facile che ci sia un po’ di crespo. Lo styling è meno difficoltoso e la piega può essere mantenuta anche per alcuni giorni;
  • 2c: in questo caso possiamo già parlare di ricci veri e propri, anche se non caratterizzano tutta la chioma, che avrà ciocche di tipo 2c ma anche di tipo 2a e 2b. In genere si tratta di capelli folti e spessi, soggetti all’effetto crespo e bisognosi di idratazione. Nella maggior parte dei casi si sceglie di enfatizzare questi ricci dal diametro ampio, evidenziandone la forma e aiutandosi con una mousse che possa donare loro maggiore volume e definizione.

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Tipologie di capelli ricci: il tipo 3

Tra le tipologie di riccio troviamo sicuramente il tipo 3, caratterizzato dal fatto che i capelli si avvolgono su se stessi creando delle vere e proprie spirali più o meno strette, che dettano le caratteristiche del riccio stesso. Anche in questo caso si suddividono ulteriormente:

  • 3a: si tratta di ricci ampi e voluminosi, dalla curvatura morbida. Spesso il loro aspetto è lucido e morbido, con ricci elastici e ben definiti. Per mantenerli al meglio bisognerebbe evitare di trattarli con piastre e ferri che rovinerebbero il movimento del riccio e al tempo stesso mantenerli idratati con appositi prodotti pensati per i capelli ricci, come shampoo, balsami e maschere super nutrienti abbinati a morbide mousse per lo styling;
  • 3b: in questo caso il riccio ha una forma a spirale ma una circonferenza più stretta che crea ricci elastici, definiti e voluminosi. I capelli tendono ad essere spessi, ruvidi e soggetti all’effetto crespo e ad opacizzarsi. Proprio per questo motivo, oltre ad essere lavati con prodotti specifici (meglio se consigliati dal Curly Girl Method che detta una vera e propria routine di bellezza per capelli ricci), dovrebbero essere trattati con prodotti anti crespo per capelli ricci che possano tenere a bada l’umidità e donare maggiore definizione;
  • 3c: si tratta di un riccio a cavatappi stretto che dà vita ad una chioma densa e ricca di volume già a partire dalle radici. Sono da curare con grande attenzione perché in genere si tratta di capelli sottili che si sfibrano e si spezzano facilmente e sui quali andrebbe quindi evitato l’uso smodato e scorretto di pettini e spazzole e gli styling troppo aggressivi. Sono anche naturalmente più secchi, quindi hanno bisogno di una maggiore idratazione che può essere data non solo da balsami per capelli ricci e maschere nutrienti, ma anche da oli e balsami leave-in che apportino un extra di idratazione e permettano ai ricci di mantenere un aspetto vaporoso e lucente.

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Tipi di riccio: i capelli di tipo 4

I capelli di tipo 4 comprendono i cosiddetti capelli afro, che hanno una curvatura davvero molto stretta. Stiamo parlando di chiome selvagge e bellissime, ma con una serie di caratteristiche che ci impongono di seguire una haircare routine davvero scrupolosa e attenta per mantenerli sempre al massimo del loro splendore. Si tratta infatti di capelli molto folti e densi ma sottili, fragili e inclini a spezzarsi, che quindi risentono molto di eventuali spazzolature, asciugature con calore troppo intenso e styling molto aggressivi. Sono inoltre molto porosi, ciò vuol dire che assorbono e rilasciano molto facilmente l’umidità. Una delle loro principali necessità è quindi quella di essere idratati e nutriti con cura e costanza.

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Anche in questo caso possiamo suddividerli ulteriormente in tre sottocategorie:

  • 4a: i ricci sono fitti, folti e formano una S molto stretta e visibile. Sono in genere ispidi, sottili, fragili e particolarmente vulnerabili alle aggressioni esterne. Quando sono bagnati possono risultare lunghi fino al doppio rispetto a quando sono asciutti;
  • 4b: i capelli formano angoli decisi e assumono quindi una forma più simile a quella di una Z. Formano una chioma densa e voluminosa, ma in realtà i capelli non sono particolarmente spessi e tendono anzi ad essere piuttosto fragili e soggetti all’effetto crespo;
  • 4c: questo tipo di capello può essere sottile o spesso e forma ricci meno definitivi e più concentrati, con una spirale strettissima. Pettinarli è quasi impossibile ma è facile ottenere una chioma molto voluminosa; questo non vuol dire che non abbiano bisogno di cure e di idratazione, dal momento che tendono ad essere abbastanza fragili. La loro capacità di accorciarsi quando sono asciutti può arrivare al 75%.

Che riccio sei? Tutti i tipi di ricci e guida per trattarli

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Redazione Trucchi.tv💄

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