OIL PULLING | Cos’è e come funziona la tecnica per denti sani e più bianchi

L'oil pulling è una pratica antica che promette di portare grandi benefici alla nostra salute orale. Scopriamo in cosa consiste e quali sono i benefici e le controindicazioni secondo la scienza.

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L’oil pulling è una pratica per l’igiene dentale che ha origini nella medicina ayurvedica, un antico sistema di medicina naturale sviluppato in India oltre 3.000 anni fa che si basa sull’equilibrio tra corpo, mente e spirito, utilizzando rimedi naturali e tecniche di guarigione per favorire la salute e il benessere. L’oil pulling consiste nel fare sciacqui orali con oli come quelli di cocco, sesamo o girasole, con l’obiettivo di migliorare la salute orale e generale. Negli ultimi anni questa pratica ha guadagnato popolarità anche in occidente grazie agli immancabili trend social, ma è stata oggetto anche di diversi studi medici che hanno esplorato a livello scientifico quelli che sono i suoi reali beneifici. Vediamo quindi insieme più nel dettaglio come si fa l’oil pulling, se funziona e anche quali sono per l’oil pulling controindicazioni da tenere a mente.

Come si fa l’Oil Pulling

I passaggi da rispettare per fare correttamente l’oil pulling sono semplici, ma vanno eseguiti in maniera rigorosa per garantire l’efficacia della pratica. Vediamo insieme passo passo come fare l’oil pulling:

  1. Scelta dell’olio: Il primo passo è quello di scegliere un olio vegetale di alta qualità, come olio di cocco, sesamo o girasole. L’olio di cocco però è particolarmente apprezzato per le sue proprietà antibatteriche e il suo sapore gradevole.
  2. Quantità di olio: Successivamente è necessario prendere un cucchiaio di olio (circa 15 ml) e metterlo in bocca.
  3. Procedura per fare i risciacqui: Si iniziare a fare sciacqui energici ma delicati con l’olio, assicurandosi di farlo passare bene tra i denti e di distribuirlo uniformemente in tutta la bocca. È importnate evitare di ingoiare l’olio, dato che durante il processo l’olio cattura batteri e tossine dalla bocca e bisogna continuare con gli sciacqui per un periodo di 15-20 minuti. Questo intervallo di tempo è essenziale per permettere all’olio di agire efficacemente in tutta la bocca.
  4. Sputare l’olio: Dopo 15-20 minuti, sputare l’olio in un cestino o in un tovagliolo di carta. Non sputare l’olio nel lavandino per evitare di intasare le tubature, poiché l’olio potrebbe avere la tendenza a solidificarsi.
  5. Risciacquo finale: Risciacquare la bocca con acqua calda o tiepida per rimuovere eventuali residui di olio e batteri. È possibile aggiungere un pizzico di sale all’acqua per migliorare l’effetto purificante.
  6. Igiene orale: Spazzolare i denti come di consueto usando un dentifricio naturale o al fluoro per assicurarsi che la bocca sia completamente pulita. Questo passaggio aiuta a rimuovere qualsiasi traccia di olio e a garantire un alito fresco.
  7. Frequenza: Per ottenere i migliori risultati, è consigliabile praticare l’oil pulling una volta al giorno, preferibilmente al mattino a stomaco vuoto. Se lo si desidera si può aumentare la frequenza a due volte al giorno, mattina e sera.

Come detto è importante seguire questi passaggi in maniera rigorosa, e soprattutto mantenere una costanza quotidiana per poter beneficiare dei vantaggi dell’oil pulling per la propria salute orale.

OIL PULLING - Che cosa è e come si fa

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L’Oil Pulling funziona davvero?

Come per tutte le pratiche di medicina alternativa una delle prime domande che sorge spontaneo porsi è quella sulla loro reale efficacia, e per quanto riguarda l’oil pulling sono stati effettuati alcuni studi nel corso degli ultimi anni. In particolare uno studio del 2022[ 1 ] ha effettuato una meta analisi, combinando quindi i risultati di più studi indipendenti per ottenere una conclusione più solida e affidabile, mostrando come l’oil pulling riesca a ridurre significativamente la quantità di batteri salivari nella bocca, in particolare quelli responsabili di carie e malattie gengivali.

Usare olio di cocco o sesamo per fare sciacqui può migliorare l’alito e ridurre l’infiammazione delle gengive, dato che durante l’oil pulling, l’olio cattura batteri e tossine, che vengono poi espulsi quando l’olio viene eliminato, e questo processo contribuisce a mantenere un equilibrio sano dei batteri nella bocca. L’olio di cocco, in particolare, contiene acido laurico, noto per le sue proprietà antibatteriche, che potenziano l’effetto di pulizia. Al tempo stesso in questo studio non sono stati riscontrati miglioramenti significativi nell’indice di placca, che misura la quantità di placca batterica sui denti, e nell’indice gengivale, che indica il livello di infiammazione e sanguinamento gengivale, rispetto a chi non pratica l’oil pulling. Nonostante ciò, molte persone riferiscono una sensazione di bocca più pulita e una riduzione dell’alitosi, come evidenziato anche da uno studio del 2017[ 2 ].

Un altro studio del 2020[ 3 ], una meta analisi effettuata su 6 dei principali database scientifici a livello mondiale, fornisce risultati simili, indicando come l’oil pulling possa sicuramente offrire alcuni benefici per la salute orale, ma non debba sostituire le pratiche di igiene dentale tradizionali come l’utilizzo dello spazzolino da denti e l’uso del filo interdentale, ma sia invece da considerarsi come un ottimo complemento alla propria routine di igiene orale, una soluzione ulteriore per avere una bocca pulita e sana.

Oltre alla raccomandazione di non ingerire l’olio, le controindicazioni dell’oil pulling sono principalmente quelle di una possibile sensazione di secchezza della bocca o di affaticamento muscolare, sempre nella zona della bocca, a causa della durata elevata della pratica. Per quest’ultima problematica le prime volte può essere utile iniziare con sessioni più brevi di 20 minuti, permettendo ai muscoli facciali di abituarsi alle sessioni di sciacqui.

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FAQ Domande frequenti sull’Oil Pulling

Che tipo di olio è il migliore per l’oil pulling?
Gli oli più comunemente usati sono l’olio di cocco, sesamo e girasole. L’olio di cocco è particolarmente apprezzato per le sue proprietà antibatteriche e il suo sapore piacevole.

Quanto tempo bisogna fare l’oil pulling?
È consigliabile fare sciacqui per 15-20 minuti, perché questo tempo permette all’olio di catturare batteri e tossine efficacemente.

Si può ingoiare l’olio dopo l’oil pulling?
No, è importante sputare l’olio, poiché contiene batteri e tossine raccolti durante lo sciacquo. Ingerirlo potrebbe introdurre questi elementi nel corpo.

Quando è il momento migliore per fare l’oil pulling?
Il momento ideale è al mattino, a stomaco vuoto, prima di mangiare o bere qualcosa. Questo aiuta a massimizzare i benefici.

L’oil pulling può sostituire l’utilizzo dello spazzolino da denti?
No, l’oil pulling dovrebbe essere un complemento aggiuntivo alla routine di igiene orale, non un sostituto. È importante continuare a spazzolare i denti e usare il filo interdentale regolarmente.

L’oil pulling può aiutare a sbiancare i denti?
Alcune ricerche hanno evidenziato come che l’oil pulling aiuti a rimuovere le macchie superficiali dai denti, contribuendo a un sorriso più bianco. Tuttavia, il numero di ricerche è ancora limitato e i risultati andranno confermati nel tempo da ulteriori ricerche.

Fare Oil Pulling regolarmente in aggiunta alla propria routine di igiene dentale può migliorare il nostro sorriso e nonostante manchino ancora studi scientifici definitivi sull’argomento, molte persone lo hanno integrato alla propria routine di bellezza con risultati soddisfcienti.

Redazione Trucchi.tv💄


Fonti utilizzate
1.Effectiveness of Oil Pulling for Improving Oral Health: A Meta-Analysis
2.Oil pulling for maintaining oral hygiene – A review
3.The effect of oil pulling with coconut oil to improve dental hygiene and oral health: A systematic review

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