TINTA IN GRAVIDANZA | Si può fare senza rischi?
Quando si aspetta un bambino sono tanti i dubbi che possono assalire le future mamme; si può fare, ad esempio, la tinta in gravidanza? Vediamo insieme cosa sapere!
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La gravidanza è una meravigliosa fase della vita ma, allo stesso tempo, molte future mamme potrebbero avere domande e preoccupazioni che riguardano la salute e la sicurezza del proprio bimbo. Alcune di queste potrebbero riguardare la tinta in gravidanza: si possono utilizzare tinture in una fase della vita così delicata e importante? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere se si vogliono colorare capelli in gravidanza!
- Tinta capelli in gravidanza, le preoccupazioni comuni
- Cosa dice la scienza?
- Colorazione capelli in gravidanza, le sostanze da evitare
- Tinte sicure e alternative naturali
Tinta capelli in gravidanza, le preoccupazioni comuni
È naturale che nel periodo della gravidanza, durante il quale si fa molta attenzione alla salute e al benessere sia di se stesse che del bimbo che si porta in grembo, ci si ponga domande sulle possibili implicazioni per il nascituro. Tra le preoccupazioni più comuni delle future mamme riguardo alla tinta in gravidanza ci sono:
- assorbimento cutaneo delle sostanze chimiche contenute nelle tinte per capelli attraverso il cuoio capelluto. Molte temono che queste sostanze possano raggiungere la circolazione sanguigna e influire sullo sviluppo del feto;
- possibili reazioni allergiche: l’organismo delle donne in gravidanza può essere più sensibile a determinate sostanze, il che solleva dubbi sulle possibili reazioni allergiche alle tinte per capelli. Le eruzioni cutanee e le irritazioni sono fonte di preoccupazione per molte future mamme;
- esposizione ai fumi: l’odore di alcune tinte per capelli è spesso intenso e l’inalazione dei vapori solleva preoccupazioni riguardo all’effetto sui polmoni e, indirettamente, sul feto;
- effetti sulla crescita fetale: alcune donne temono che i prodotti chimici contenuti nelle tinte per capelli possano influire sulla crescita e lo sviluppo del feto. La questione più rilevante è se queste sostanze possano causare anomalie congenite.
È importante sapere che queste preoccupazioni sono legittime, ma la risposta scientifica potrebbe sorprendervi!
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Cosa dice la scienza?
Ora che abbiamo identificato le preoccupazioni comuni legate all’uso delle tinte per capelli durante la gravidanza, è il momento di esaminare attentamente la base scientifica di questi timori, fondamentale per prendere decisioni consapevoli e ben informate.
Rischi di assorbimento cutaneo
Gli studi scientifici sull’assorbimento dei prodotti chimici contenuti nelle tinte per capelli attraverso il cuoio capelluto che sono stati condotti finora non hanno dimostrato un rischio significativo di assorbimento sistemico che possa influenzare il feto.[ 1 ]
Reazioni allergiche
Le reazioni allergiche alle tinte per capelli sono raramente riportate e la probabilità di svilupparle durante la gravidanza non è significativamente diversa rispetto a qualsiasi altra fase della vita. Tuttavia eseguire un test cutaneo preliminare può essere una misura saggia per evitare sorprese indesiderate.
Esposizione ai fumi
La questione dell’esposizione ai vapori della tinta è complessa. Sebbene i vapori siano presenti, la quantità di sostanze chimiche presenti nell’aria è solitamente molto bassa. È consigliabile utilizzare le tinte in un’area ben ventilata o addirittura utilizzare maschere di protezione se si ha una maggiore sensibilità ai vapori chimici.
Effetti sulla crescita fetale
Gli studi condotti finora non hanno fornito evidenze convincenti che le tinte per capelli abbiano un impatto negativo sulla crescita fetale o causino anomalie congenite. In ogni caso è sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di procedere con la tintura dei capelli.
In sintesi, la scienza suggerisce che l’uso moderato delle tinte per capelli durante la gravidanza è generalmente sicuro, anche se alcuni ginecologi consigliano di rimandarne l’utilizzo dopo il primo trimestre di gravidanza. Come per qualsiasi decisione relativa alla salute in gravidanza, però, è essenziale discutere con il proprio medico e prendere precauzioni per garantire la massima sicurezza.[ 2 ]
Colorazione capelli in gravidanza, le sostanze da evitare
Nonostante le parziali rassicurazioni scientifiche riguardo all’uso della tinta in gravidanza, è bene leggere attentamente l’etichetta del prodotto che vorremmo utilizzare in modo da evitare alcune sostanze che potrebbero rivelarsi troppo aggressive, soprattutto in questa delicata fase della vita. Tra le sostanze da tenere d’occhio ci sono:
- ammoniaca, spesso presente nelle tinte per capelli permanenti: viene solitamente utilizzata per aprire le cuticole dei capelli in modo che i coloranti possano penetrare. Anche se il contatto con l’ammoniaca può causare irritazioni, il rischio di assorbimento sistemico è considerato basso;
- perossido di idrogeno: questo composto è un altro ingrediente comune nelle tinte per capelli permanenti ed è utilizzato come agente ossidante per sviluppare il colore. Come per l’ammoniaca, il perossido d’idrogeno può causare irritazioni cutanee, ma non ci sono prove convincenti di un rischio significativo di assorbimento sistemico;
- parafenilendiamina (PPD): si tratta di un colorante comune nei prodotti per la tintura dei capelli permanenti che può causare reazioni allergiche in alcune persone. Effettuare un test cutaneo preliminare può aiutare a individuare potenziali sensibilità.
Tinte sicure e alternative naturali
Se le rassicurazioni scientifiche vi hanno solo parzialmente convinto, potreste puntare su tinte per capelli sicure e alternative naturali. Vediamo insieme quali opzioni sono considerate più adatte e più sicure per colorare i capelli durante la gravidanza per ottenere il look desiderato senza troppe preoccupazioni.
Tinte in gravidanza, le opzioni più sicure
Se durante il periodo della gravidanza non volete rinunciare alla vostra tinta per capelli periodica ma avete ancora qualche preoccupazione per la salute del vostro bimbo, potreste puntare su tinte temporanee o semipermanenti, considerate meno aggressive e quindi più sicure. Le tinte temporanee non penetrano nel fusto dei capelli e durano solo per alcuni lavaggi. Poiché sono prive di ammoniaca e perossido il rischio di irritazioni cutanee è significativamente ridotto, ma sono ideali solo per un cambiamento di look temporaneo, dal momento che la loro durata è abbastanza limitata. Le tinte semipermanenti sono un’altra alternativa alle tinte permanenti: anche se possono contenere piccole quantità di ammoniaca e perossido, sono meno aggressive. Queste tinte penetrano leggermente il capello, ma il rischio di assorbimento sistemico è basso. I colori semipermanenti durano più a lungo rispetto a quelli temporanei e sono un’ottima scelta per un effetto più duraturo.
Indipendentemente dalla scelta della tintura temporanea o semipermanente, è importante seguire alcune linee guida di sicurezza. Assicuratevi di eseguire il test cutaneo preliminare per individuare potenziali reazioni allergiche e applicate il prodotto usando un paio di guanti e in un’area ben ventilata. Se siete incerte, consultate il vostro medico o il vostro dermatologo per avere altri ulteriori consigli e chiarimenti sulla scelta del prodotto e sul processo di applicazione.
Le alternative naturali
Se preferite evitare completamente l’uso di tinte per capelli tradizionali durante la gravidanza, ci sono alternative naturali che potrebbero soddisfare le vostre esigenze in modo sicuro. Tra le alternative naturali ci sono:
- l’henné, una tintura naturale che viene estratta dalle foglie di una pianta. È molto utilizzata per creare tonalità rosse, arancioni e rame. Non contiene ammoniaca, perossido o altre sostanze chimiche aggressive, ma è importante sapere che l’henné può reagire con tinte chimiche, quindi è consigliabile aspettare che il colore precedente si sia completamente dissolto prima di utilizzarlo. Bisogna però tenere in considerazione che il responsabile del colore rosso dell’hennè è il lawsone, che può penetrare nell’organismo attraverso il cuoio capelluto. Si tratta di una sostanza tossica e nel 2013 il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori dell’Unione Europea ha fissato a 1,4% la concentrazione massima di lawsone nelle tinture per capelli, in modo da evitare potenziali problemi. Ancora oggi, però, anche in Italia si trovano ancora prodotti che contengono concentrazioni superiori di lawsone, quindi è indispensabile controllare bene l’etichetta del prodotto che si sta per acquistare e in ogni caso indossare dei guanti mentre si applica la tinta.[ 2 ]
- la camomilla, utilizzata per schiarire i capelli in modo naturale. Per farla agire al meglio si consiglia di preparare un infuso con i fiori di camomilla da applicare sui capelli, lasciandolo poi agire per qualche tempo. Questo metodo può risultare efficace per ottenere sfumature più chiare;
- la curcuma, con le sue proprietà coloranti, può essere utilizzata per creare riflessi dorati nei capelli biondi o castani chiari. È tuttavia necessario fare attenzione, poiché può macchiare temporaneamente la pelle e i capelli.
Quando si utilizzano alternative naturali per colorare capelli in gravidanza è importante ricordarsi che questi metodi richiedono pazienza e che i risultati possono variare da persona a persona in base alle proprie caratteristiche di partenza. Se decidete di sperimentare con queste alternative, inoltre, eseguite comunque il test cutaneo preliminare per individuare possibili reazioni allergiche.
La scelta di colorare i capelli durante la gravidanza è una decisione personale: per ogni futura mamma la propria sicurezza e quella del proprio bambino sono prioritarie ed è normale decidere di adottare qualche precauzione in più. Voi cosa ne pensate della tinta in gravidanza? Fatecelo sapere sui nostri canali social!
Redazione Trucchi.tv 💄
NOTE
1. Humanitas Salute, Gravidanza, la tintura per capelli nuoce al bambino”, vero o falso?
2. FNOMCeO Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, In gravidanza la tinta ai capelli non si può fare?