CLEAN BEAUTY | Che cos’è e perché è sempre più importante

Clean beauty e clean makeup sono trend che stanno prendendo sempre più piede con la complicità dei social network. Vediamo di cosa si tratta e come rendere più “pulita” la nostra routine di bellezza.

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Avete già sentito parlare di Clean beauty e di Clean makeup? Sono sempre di più i brand che usano questi termini per indicare che i loro prodotti non contengono alcuni ingredienti che sono considerati controversi o addirittura nocivi per la nostra salute, pur essendo perfettamente legali. Vediamo di cosa si tratta e cosa sapere su questo delicato argomento.

Cosa significa Clean beauty?

Abbiamo visto che i prodotti di cosmetica o di makeup che seguono questo trend sono privi di ingredienti potenzialmente dannosi. Ma come è possibile che queste sostanze siano legalmente contenute in alcuni prodotti? Una piccola premessa è doverosa: questo trend parte dagli Stati Uniti, dove il problema è maggiormente sentito a causa di una legislazioni in materia che risulta obsoleta (ha infatti più di 80 anni) e farraginosa. Basti pensare che in Europa sono oltre 1.300 gli ingredienti che non si possono usare in ambito cosmetico perché bannati, mentre negli Stati Uniti gli ingredienti “proibiti” sono soltanto 11. Ciò vuol dire che creme, sieri, mascara e molti altri prodotti statunitensi possono contenere legalmente sostanze che in Europa sono quantomeno guardate con sospetto. Per fortuna anche oltreoceano comincia ad affermarsi una sempre maggiore consapevolezza in materia, testimoniata proprio dai trend Clean beauty e Clean makeup che sta prendendo sempre più piede a partire dai social, Tik Tok in testa.

Clean beauty trend cos'è e come si pratica

Come sono i prodotti clean?

Formulare prodotti clean non significa rinunciare all’efficacia o a texture piacevoli e lussuose. Ormai è facile trovare in commercio le alternative “pulite” praticamente per ogni genere di prodotto, dal semplice burro cacao per le labbra al siero viso anti-età super performante fino ad arrivare a rossetti, ombretti e mascara che teniamo per ore a contatto con alcune delle zone più delicate del nostro corpo.

Gli ingredienti da evitare o limitare

Come abbiamo visto, in Europa è difficile trovare nei nostri cosmetici ingredienti veramente pericolosi, ma vediamo comunque una breve panoramica di quelli che bisognerebbe evitare o limitare. Leggiamo sempre con attenzione l’Inci prima dell’acquisto, soprattutto se stiamo acquistando online dei prodotti realizzati al di fuori dell’Europa: eviteremo delle brutte sorprese!
Tra gli ingredienti che sarebbe bene evitare ci sono:

  • parabeni, che potrebbero interferire con il funzionamento dei nostri ormoni e della tiroide. In Europa alcune tipologie di parabeni sono proibite ( isopropyl-, isobutyl-, phenyl-, benzyl- e pentylparaben-) ma tutte queste sono ancora approvate negli Stati Uniti;
  • ftalati, che hanno in genere lo scopo di rendere più persistenti le fragranze e di non far seccare prodotti come smalti per unghie e spray per i capelli. Alcuni studi li collegano all’insorgenza di problemi ormonali, obesità, diabete di tipo 2 e alcune tipologie di cancro. Nel dubbio, sarebbe meglio limitarne o evitarne l’uso;
  • solfati, che possono essere usati ad esempio nello shampoo e in altri prodotti detergenti. In particolare, il sodium lauryl sulfate si è guadagnato la fama di ingrediente particolarmente aggressivo per i nostri capelli, anche se non è tossico in senso stretto. In commercio oggi possiamo trovare un’ampia varietà di shampoo senza solfati, basta scegliere bene!
  • formaldeide, forse il più noto conservante della storia, ma ormai riconosciuto come cancerogeno e quindi eliminato dalla maggior parte dei prodotti in commercio;
  • derivati del petrolio: gli oli minerali come la paraffina e i petrolati sono universalmente riconosciuti come buoni agenti idratanti, tanto che vengono comunemente usati in creme per il viso, per le mani e per il corpo e in balsami per le labbra. Molte persone, però, preferiscono evitare prodotti che derivano dalla lavorazione del petrolio;
  • idrochinone. Si tratta di un agente sbiancante che possiamo trovare in creme per schiarire la pelle e in sieri anti-macchie dedicati a chi soffre di iperpigmentazione. Questa sostanza sembra essere connessa con l’insorgenza di alcuni tipi di tumore e con l’indebolimento delle difese immunitarie. In Europa, Giappone e Australia ne viene vietato l’uso cosmetico;
  • talco. Si tratta di un ingrediente molto comune in ciprie e ombretti in polvere. In alcuni casi, però, può essere contaminato con asbesto, una sostanza cancerogena. La questione è ancora molto controversa, soprattutto dopo la causa milionaria che ha visto coinvolta la multinazionale Johnson & Johnson, accusata di aver favorito l’insorgenza di tumore alle ovaie in donne che facevano un uso quotidiano di borotalco;
  • triclosano: si tratta di un ingrediente antibatterico e antimicrobico che può essere trovato in molti prodotti, tra cui saponi e detergenti per il corpo, igienizzanti per le mani, mascara e fino a qualche tempo fa nel dentifricio. Alcuni studi sembrano collegarlo a tumore alla pelle, disfunzioni ormonali e altri problemi;
  • silice, usato come assorbente, antiagglomerante e abrasivo in molti prodotti, dal fondotinta ai prodotti per l’igiene orale. Su questo ingrediente c’è molta confusione: c’è infatti un solo tipo di silice approvato per uso cosmetico, ed è la silice amorfa. Tutte le altre tipologie non dovrebbero essere usate nei nostri cosmetici.

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Da dove cominciare ad essere più “clean”?

Come abbiamo visto, non tutti gli ingredienti che la clean beauty e il clean makeup si propongono di eliminare dai propri prodotti sono riconosciuti ufficialmente come tossici o dannosi per la nostra salute quindi, per quanto riguarda quelli “semplicemente” controversi, sta a noi scegliere se continuare ad utilizzarli oppure no. Se invece avete deciso di abbracciare questo trend e vi state chiedendo da dove cominciare, ecco qualche semplice consiglio:

  • passate in rassegna tutti i cosmetici che avete in casa e leggete con attenzione l’Inci, che vi dirà se contengono alcune sostanze bandite dalla clean beauty;
  • leggete con attenzione le etichette dei prodotti che intendete acquistare, soprattutto se di provenienza extraeuropea;
  • cominciate per gradi, puntando sul filone clean per prima cosa per quanto riguarda i prodotti che stanno a contatto con la pelle per molte ore oppure che vengono applicati su larghe porzioni di cute. In un secondo tempo potrete occuparvi di tutti gli altri cosmetici.

Cosa ne pensate di clean beauty e di clean makeup? Fate già molta attenzione a ciò che applicate sulla pelle? Fatecelo sapere sui nostri canali social!

Redazione Trucchi.tv💄

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