COWASH | Cos’è e come funziona la tecnica per lavare i capelli senza shampoo
Lavare i capelli senza shampoo non solo è possibile, ma vi regalerà una chioma sana e lucente. Come fare? Con il cowash, ovviamente! Vediamo di cosa si tratta e i prodotti giusti per ogni tipo di capello.

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Come lavare i capelli senza shampoo? Non solo è possibile, ma i vostri capelli vi ringrazieranno! Il cowash è una delle alternative allo shampoo più amate negli ultimi anni. Il co wash è nato all’interno della community dei capelli ricci e afro, conquistando sempre più spazio anche nelle routine di chi ha i capelli secchi, sfibrati o semplicemente desidera un approccio più delicato per lavare i capelli.
Il cowash, abbreviazione di conditioner washing, consiste nel detergere i capelli utilizzando esclusivamente un balsamo, non un qualsiasi balsamo come vedremo tra poco ma uno che sia privo di siliconi e ingredienti occlusivi, al posto del classico shampoo. Una tecnica che punta tutto sulla delicatezza e sull’idratazione, ideale per preservare la naturale bellezza della chioma senza stressarla.
Ma a chi è davvero adatto questo metodo? E come si mette in pratica nel modo corretto? Vediamo tutto quello che c’è da sapere sul cowash capelli: benefici, istruzioni passo dopo passo, errori da evitare e i prodotti consigliati per una chioma sana, morbida e felice.
- Cos’è il cowash?
- Come lavare i capelli con la tecnica del cowash
- Il cowash per ogni tipo di capello
- Il cowash può sostituire totalmente lo shampoo?
- FAQ Domande Frequenti sul Cowash
Cos’è il cowash?
Il termine cowash nasce dall’unione delle parole “conditioner”, cioè balsamo, e “wash”, lavare. In pratica si tratta di lavare i capelli solo con il balsamo, senza usare shampoo. Anche se a prima vista può suonare strano, si tratta di un ottimo modo per detergere cuoio capelluto e lunghezze, mantenendo i capelli forti, sani e puliti. Con il cowash capelli l’obiettivo è pulire la chioma in modo delicato, senza aggredire il cuoio capelluto o impoverire il naturale film idrolipidico che protegge i capelli.
Questo avviene perchè la maggior parte degli shampoo in commercio contiene grandi quantità di solfati, che detergono a fondo il capello ma che spesso possono dare come risultato capelli secchi, sfibrati e deboli; insomma, poco belli esteticamente e soprattutto poco in salute. Ma come può un balsamo “lavare” i capelli? La capacità detergente di alcuni balsami impiegati come cowash deriva dalla presenza di tensioattivi delicati, spesso gli stessi utilizzati nei prodotti low poo. Questi tensioattivi, pur essendo più leggeri rispetto a quelli contenuti negli shampoo tradizionali, sono in grado di rimuovere sebo in eccesso, impurità leggere e residui di prodotti per lo styling, soprattutto se accompagnati da un massaggio accurato del cuoio capelluto. Non tutti i balsami sono adatti al cowash: è fondamentale scegliere formule senza siliconi, oli minerali o ingredienti filmanti, che tendono ad accumularsi sulla fibra capillare e possono appesantire o rendere opachi i capelli. I prodotti ideali per il cowash contengono ingredienti emollienti e idratanti, ma soprattutto tensioattivi non aggressivi, capaci di detergere delicatamente rispettando l’equilibrio del cuoio capelluto.
Oggi fortunatamente è possibile trovare in commercio prodotti specificamente formulati per il co wash, facilmente riconoscibili dalle diciture in etichetta come “cleansing conditioner”, “co-wash” o “balsamo lavante“. Questi prodotti contengono già il giusto equilibrio tra agenti lavanti delicati e componenti nutrienti, ideali per chi vuole avere in doccia valide alternative allo shampoo.
Il cowash è quindi un vero e proprio rituale di detersione dolce, pensato per chi desidera un’alternativa al classico shampoo, soprattutto nei periodi in cui i capelli appaiono secchi, stressati o bisognosi di idratazione. Non sostituisce del tutto lo shampoo, ma può essere alternato a detergenti delicati in una routine bilanciata, specialmente in caso di lavaggi frequenti. Infatti il co wash può diventare una vera salvezza in tutte quelle situazioni in cui lo shampoo tradizionale risulta troppo aggressivo o stressante per la chioma, ad esempio:
- per chi lava i capelli molto frequentemente (anche ogni giorno);
- durante l’estate, quando sudore, salsedine e cloro richiedono lavaggi frequenti;
- per chi ha capelli secchi, trattati o soggetti a crespo;
- dopo l’allenamento in palestra o in piscina;
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Come lavare i capelli con la tecnica del cowash
Veniamo alla parte pratica del cowash, come si fa? Seguire correttamente i passaggi è fondamentale per ottenere una detersione efficace e una chioma visibilmente più morbida e idratata. Vediamo step by step tutti i passaggi:
- Bagnare bene i capelli – Inizia con un risciacquo abbondante sotto l’acqua tiepida per ammorbidire la chioma e aprire le cuticole. Questo aiuta il prodotto a distribuirsi meglio e ad agire in profondità.
- Cowash dosi, applicare una generosa quantità di balsamo – Versa una dose abbondante di balsamo cowash sul palmo della mano (molto più di quanto ne useresti normalmente) e applicalo su cute e lunghezze, concentrandoti soprattutto sull’attaccatura e sul cuoio capelluto.
- Massaggiare a lungo la cute – Questo è il passaggio più importante. Massaggia con i polpastrelli (non con le unghie) per almeno 3-5 minuti, con movimenti circolari e decisi. Il massaggio attiva la microcircolazione e aiuta i tensioattivi presenti nel prodotto a rimuovere sporco, sebo e impurità.
- Distribuire il prodotto sulle lunghezze – Dopo aver lavorato bene la cute, distribuisci il balsamo anche sulle lunghezze, pettinando con le dita o con un pettine a denti larghi per districare i capelli con delicatezza.
- Risciacquare abbondantemente – Risciacqua con cura, sempre con acqua tiepida, finché non senti i capelli perfettamente puliti al tatto. Nessun residuo deve rimanere sulla cute, altrimenti si rischia accumulo o prurito.
- (Facoltativo) Procedere con un secondo lavaggio o un risciacquo acido – Se i capelli risultano particolarmente sporchi, si può ripetere l’applicazione del co wash. In alternativa, un risciacquo finale con acqua e aceto di mele o succo di limone può aiutare a richiudere le cuticole e aumentare la lucentezza.
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Il cowash per ogni tipo di capello
Il cowash, come abbiamo visto, è una tecnica di detersione pensata per preservare l’idratazione naturale dei capelli, ed è quindi particolarmente adatta ad alcune tipologie, mentre può risultare meno efficace – o addirittura controproducente – per altre. Capire come reagisce ogni tipo di capello al cowash è fondamentale per scegliere consapevolmente e inserirlo correttamente nella propria routine haircare. Naturalmente, l’efficacia del cowash dipende molto dalla tipologia di capello e dalla scelta del prodotto giusto. Vediamo nel dettaglio come si comporta su ogni tipo di chioma:
Cowash per capelli normali
Chi ha capelli né troppo secchi né troppo grassi può utilizzare il cowash in modo occasionale, ad esempio tra due lavaggi tradizionali, per evitare di stressare il cuoio capelluto. È utile anche dopo giornate in piscina o esposizione al sole, quando i capelli necessitano di idratazione ma non sono eccessivamente sporchi.
Capelli secchi, sfibrati o trattati chimicamente
Capelli sensibilizzati da tinte, decolorazioni, permanenti o uso eccessivo di calore possono trarre grande giovamento da una tecnica di lavaggio più delicata. Il cowash aiuta a ridurre l’effetto paglia, ripristina morbidezza e rende la chioma meno incline alla rottura.
Cowash per capelli grassi
In questi casi, il cowash non è la scelta ideale come metodo esclusivo di detersione. La cute grassa ha bisogno di una pulizia più profonda per evitare accumulo di sebo e impurità. Tuttavia, può essere usato occasionalmente e con balsami formulati appositamente per non appesantire, purché accompagnato da shampoo specifici.
Cowash per capelli fini e fragili
Il cowash, se non eseguito correttamente o con prodotti troppo ricchi, può appesantire i capelli fini, rendendoli piatti e spenti. In questi casi, è importante scegliere prodotti specifici per cowash dalla texture leggera, e osservare la reazione della chioma nel tempo.
Cowash per capelli crespi
Il cowash è una delle alternative allo shampoo più efficaci per contrastare il crespo, soprattutto quando è causato da secchezza, porosità alta o lavaggi troppo aggressivi. I capelli crespi, infatti, spesso mancano di idratazione e tendono ad assorbire l’umidità esterna, diventando gonfi e poco definiti. La chiave sta nella scelta del prodotto: il balsamo deve essere formulato con ingredienti emollienti, idratanti e disciplinanti, capaci di nutrire la chioma e allo stesso tempo ridurre l’effetto frizz.
Cowash per capelli ricci, l’accoppiata vincente
Il cowash è adatto a qualsiasi tipo di capello, ma dà il meglio di sé con i capelli ricci. I capelli ricci e afro tendono a essere naturalmente più secchi, poiché il sebo prodotto dal cuoio capelluto fatica a scendere lungo la fibra a causa della forma a spirale. Il cowash, con la sua azione delicata, evita di eliminare del tutto i preziosi oli naturali, mantenendo la chioma più idratata, elastica e definita.
Quindi il cowash è una tecnica che può rivelarsi rivoluzionaria per capelli ricci, secchi o trattati, ma richiede maggiore attenzione in caso di capelli fini, grassi o con particolari problematiche cutanee.
Il cowash può sostituire totalmente lo shampoo?
La risposta è: dipende dal tipo di capello e dalle esigenze del cuoio capelluto. In alcuni casi, il cowash può davvero diventare una valida alternativa allo shampoo tradizionale, soprattutto per chi ha capelli ricci, afro o molto secchi, oppure per chi lava i capelli tutti i giorni e cerca un metodo più delicato. In estate, ad esempio, o dopo l’attività fisica, il cowash può rivelarsi un’ottima soluzione per detergere con dolcezza senza stressare la fibra capillare. Tuttavia, non ha lo stesso potere lavante di uno shampoo, soprattutto in presenza di accumulo di prodotti per lo styling, smog, sudore o cute molto grassa.
I tensioattivi contenuti nei balsami cowash, pur essendo efficaci, sono generalmente molto più leggeri e non sempre riescono a rimuovere completamente residui di smog, sudore o prodotti per lo styling. Per chi ha capelli grassi, fini o con forfora, affidarsi esclusivamente al cowash potrebbe non bastare, e nel tempo si rischia di appesantire la chioma o provocare uno squilibrio del cuoio capelluto. In questi casi, il cowash può essere comunque inserito nella routine come lavaggio intermedio o alternato allo shampoo delicato, contribuendo a mantenere i capelli più idratati e meno stressati. Al contrario, chi ha capelli particolarmente secchi o segue una routine low poo può anche riuscire a usarlo come unico metodo di detersione, affiancando magari uno shampoo più purificante una volta ogni due o tre settimane.
Quindi, come lavare i capelli senza shampoo usando solo il cowash, possiamo dire che quest’ultimo non è pensato per sostituire lo shampoo in modo assoluto per tutti, ma può diventare un valido alleato in una routine personalizzata. Come sempre, la chiave è ascoltare le esigenze dei propri capelli e trovare il giusto equilibrio.
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FAQ Domande Frequenti sul Cowash
Ogni quanto si può fare il cowash?
La frequenza ideale dipende dal tipo di capello e dallo stile di vita. Chi ha capelli secchi, ricci o afro può fare il cowash anche 2-3 volte a settimana, specialmente se si lavano spesso i capelli dopo palestra o durante i mesi estivi. In caso di capelli grassi o fini, è meglio limitarlo a una volta ogni tanto, alternandolo con uno shampoo delicato. L’importante è osservare come reagisce il cuoio capelluto nel tempo.
Che balsamo usare per il cowash?
Il balsamo deve essere privo di siliconi, oli minerali, paraffine e agenti filmanti, e contenere invece tensioattivi delicati che possano detergere la cute senza irritarla. Meglio optare per prodotti con ingredienti idratanti e nutrienti, come aloe vera, glicerina, burro di karité o oli vegetali leggeri. Oggi esistono anche prodotti specifici per cowash, spesso indicati come cleansing conditioner o co-wash, già formulati per un uso frequente.
Il cowash è adatto ai capelli grassi?
In generale, no. La cute grassa ha bisogno di una detersione più profonda rispetto a quella garantita da un balsamo. Tuttavia, chi ha le lunghezze secche e le radici tendenti al grasso può usare il cowash saltuariamente, magari solo sulle lunghezze, e sempre alternandolo con uno shampoo specifico per il proprio tipo di cute.
Il cowash fa male ai capelli?
No, se fatto correttamente e con i prodotti giusti, il cowash non danneggia i capelli. Anzi, può aiutare a ridurre la secchezza, il crespo e la sensibilità del cuoio capelluto. Tuttavia, un uso scorretto o eccessivo, soprattutto con balsami non adatti, può causare accumulo di residui e appesantire la chioma.
Si può fare il cowash dopo la piscina o il mare?
Assolutamente sì. Il cowash è perfetto dopo una giornata al mare o in piscina perché deterge con delicatezza, elimina cloro, salsedine e sudore, e allo stesso tempo idrata i capelli. È consigliabile scegliere un balsamo con ingredienti lenitivi e remineralizzanti, come aloe vera, estratti di avena o acqua di cocco.
Il cowash rappresenta una vera rivoluzione per chi desidera prendersi cura dei propri capelli in modo più delicato, naturale e consapevole. Nato come metodo alternativo per le chiome più secche e ricce, oggi è sempre più apprezzato anche da chi cerca soluzioni gentle care per lavaggi frequenti, soprattutto durante l’estate o nei momenti in cui la cute risulta più sensibile.
Redazione Trucchi.tv💄