Come eliminare le CICATRICI DA ACNE?

Le cicatrici acneiche sono uno degli inestetismi più odiati da chi ne soffre. Vediamo insieme quali sono i vari tipi di cicatrici da acne e come eliminarle o attenuarle.

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Chi soffre o ha sofferto di acne sa bene quanto sia fastidioso questo problema della pelle e quanto imbarazzo possa provocare a chi ne soffre, che spesso si sente a disagio nel mostrare il viso coperto di brufoli, punti neri, papule e comedoni bianchi. Purtroppo questa potrebbe essere solo una parte del problema: questo problema, infatti, anche una volta risolto potrebbe lasciare sul viso delle cicatrici acneiche, che si presentano come piccoli “buchi” sulla pelle, più o meno profondi, che le danno un aspetto poco omogeneo. Cosa fare? A volte, se le cicatrici acne sono molto profonde e numerose, non si può risolvere la situazione in maniera totale, ma ci sono molti modi per eliminare le cicatrici da acne o almeno attenuarle.

Oggi infatti esistono numerosi metodi, dai trattamenti dermatologici avanzati come laser e peeling chimici, fino a tecniche di riempimento e stimolazione del collagene, che possono ridurre o attenuare l’aspetto delle cicatrici acne. Prima di intraprendere qualsiasi trattamento, però, è fondamentale un consulto dermatologico per identificare il metodo più adatto in base al proprio tipo di pelle e cicatrici. Scopriamo insieme le opzioni migliori per dire addio ai segni lasciati dall’acne e ritrovare una pelle più uniforme e luminosa.

Perché si formano le cicatrici da acne?

Le cicatrici acneiche si sviluppano come risultato di una risposta infiammatoria della pelle causata dall’acne, che danneggia i tessuti in profondità, inclusi l’epidermide (lo strato più superficiale), il derma (dove risiedono fibre di collagene ed elastina), le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi. Quando i follicoli infiammati si rompono, il contenuto si diffonde nel derma, compromettendo il collagene e l’elastina, componenti essenziali per la struttura e l’elasticità della pelle. Questo processo infiammatorio può danneggiare anche i vasi sanguigni locali e il tessuto circostante, contribuendo alla formazione di tessuto cicatriziale rigido e disomogeneo che altera la capacità della pelle di rigenerarsi uniformemente e di mantenere una buona idratazione. L’acne, soprattutto nelle sue forme più severe, provoca la formazione di pustole, noduli o cisti che penetrano negli strati più profondi della pelle, compromettendone le strutture di sostegno. Quando il corpo cerca di riparare il danno, il processo di guarigione può risultare disordinato e inefficace, producendo come abbiamo visto, tessuto cicatriziale invece di rigenerare completamente la pelle sana.

Manipolare o schiacciare i brufoli aggrava ulteriormente il problema, poiché esercitare pressione su una lesione e può rompere le pareti dei follicoli e diffondere il contenuto infiammato nei tessuti circostanti. Questo espande il danno e riduce la capacità della pelle di rigenerarsi uniformemente. La conseguenza è la formazione di cicatrici, che si manifestano in diversi tipi, come cicatrici atrofiche (che appaiono come avvallamenti o “buchi” nella pelle), cicatrici ipertrofiche e cheloidi, che sono più dure e rialzate rispetto alla pelle circostante.

Oltre al danno estetico, questi segni acne alterano anche la funzionalità della pelle perché il tessuto cicatriziale non possiede ghiandole sebacee e sudoripare, né contiene fibre elastiche nella stessa misura della pelle sana. Questo rende l’area cicatrizzata meno elastica, più suscettibile alla disidratazione e meno in grado di mantenere una barriera cutanea efficace. In pratica, la pelle cicatrizzata è meno resistente e più incline a problemi legati alla secchezza e alla mancanza di luminosità.

Per chi soffre di cicatrici da acne, sapere cosa le provoca può essere il primo passo per prevenirne la formazione e valutare le opzioni di trattamento. Ad esempio, intervenire tempestivamente con prodotti specifici o farmaci per ridurre l’infiammazione e contrastare l’acne attiva può ridurre il rischio di cicatrici permanenti. Inoltre, il supporto di un dermatologo è essenziale per adottare le giuste strategie e prevenire abitudini che peggiorano questa condizione, come l’uso di prodotti aggressivi o non adatti al proprio tipo di pelle.

Cicatrici acneiche

Le tipologie di cicatrici acne

Non c’è un solo tipo di cicatrice da acne, possono essere classificate in tre principali categorie, ognuna con caratteristiche specifiche legate al modo in cui la pelle risponde al danno infiammatorio:

Cicatrici atrofiche – Queste sono le più comuni tra le cicatrici acneiche e appaiono come piccoli avvallamenti o “buchi” sulla pelle. Si formano quando il tessuto cutaneo non riesce a rigenerarsi completamente dopo la lesione e, al posto di tessuto sano, si crea un’area depressa. Le cicatrici atrofiche includono:

  • Cicatrici “a colpi di punteruolo” (ice pick scars): Sono cicatrici piccole e profonde con bordi netti, che penetrano fino al derma, solitamente si formano spesso su guance e tempie e assomigliano a fori di aghi sottili.
  • Cicatrici boxcar: Sono depressioni larghe e poco profonde, con bordi netti, simili a piccoli crateri. Si sviluppano quando l’acne danneggia un’area più ampia della pelle, ma non in profondità come le cicatrici a colpi di punteruolo.
  • Cicatrici rolling: Queste cicatrici sono meno profonde e conferiscono alla pelle un aspetto ondulato come colline. Sono causate dalla formazione di bande fibrose che tirano la pelle verso il basso, creando una superficie irregolare e solitamente si individuano nelle zone dove la pelle è più spessa come la zona della mascella e delle guance inferiori.
cicatrici acneiche - ice pick scars
Cicatrici acneiche – Ice pick scars

Cicatrici ipertrofiche: A differenza delle cicatrici atrofiche, le cicatrici ipertrofiche si presentano come aree rialzate rispetto alla pelle circostante. Si formano quando la pelle produce eccessivo tessuto durante la fase di guarigione, che rimane concentrato nel punto della lesione. Sono più comuni sul petto e sulla schiena e appaiono più spesse e dure al tatto rispetto alla pelle circostante. Questo tipo di cicatrice può mantenere un aspetto rilevato e irregolare anche a lungo termine.

Cheloidi: I cheloidi sono una forma estrema di cicatrice ipertrofica e si estendono oltre i bordi dell’area della lesione originale, invadendo la pelle circostante. Presentano una consistenza dura e un colore che va dal rosso al viola in fase iniziale, per poi diventare più chiaro e opaco nel tempo. I cheloidi sono il risultato di una sovrapproduzione di collagene e possono continuare a crescere anche dopo che la pelle ha terminato la guarigione.

Capire la tipologia di cicatrici da acne è essenziale per scegliere il trattamento più adeguato. Le cicatrici atrofiche, ad esempio, rispondono bene a trattamenti come il microneedling e i filler, mentre per le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi si può ricorrere a trattamenti con laser o iniezioni di corticosteroidi per ridurne l’aspetto.

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Come eliminare le cicatrici da acne?

Chi ne soffre spesso si chiede come togliere le cicatrici da acne. La risposta la potrà dare solo il dermatologo, dopo aver esaminato la situazione nella sua interezza, perché esistono diverse tecniche per ridurre o eliminare le cicatrici da acne, ognuna delle quali è pensata per agire su specifici tipi di cicatrici acneiche. Ogni tipo di cicatrice richiede un trattamento mirato che consideri la profondità, la texture e la natura del tessuto cicatriziale. Alcuni trattamenti stimolano la produzione di collagene per migliorare l’aspetto delle cicatrici infossate, mentre altri mirano a ridurre il volume delle cicatrici rialzate o ad appianare la superficie cutanea.

Per ottenere risultati efficaci, spesso è necessario combinare più tecniche, come laser terapia e microneedling, o peeling chimici e filler dermici, a seconda delle esigenze della pelle e del livello di severità delle cicatrici. Consultare un dermatologo è fondamentale per determinare la combinazione di trattamenti più adatta, poiché ogni metodo presenta benefici specifici e può comportare tempi di recupero variabili. Vediamo di seguito una panoramica dei principali trattamenti disponibili per aiutare a ottenere una pelle più liscia e uniforme, migliorando non solo l’aspetto ma anche la funzionalità della pelle danneggiata dall’acne.

Peeling chimico

Il peeling chimico è una soluzione efficace per ridurre le cicatrici acneiche di lieve o media profondità, migliorando la texture della pelle tramite un’esfoliazione mirata. Il trattamento consiste nell’applicare sulla pelle una soluzione a base di acidi, come acido glicolico, salicilico o tricloroacetico, che rimuove lo strato superficiale dell’epidermide, favorendo il ricambio cellulare e la produzione di collagene. Il peeling aiuta a rendere le cicatrici meno visibili e la pelle più uniforme.

Esistono diversi tipi di peeling chimici, che variano in base alla profondità di azione e alla concentrazione degli acidi utilizzati:

  • Peeling superficiali: Utilizzano acidi a bassa concentrazione e agiscono principalmente sull’epidermide. Sono indicati per migliorare la luminosità della pelle e ridurre imperfezioni superficiali e cicatrici leggere. Questi peeling possono essere eseguiti anche con prodotti domiciliari a base di acidi della frutta, purché utilizzati con cautela e seguendo le indicazioni del dermatologo.
  • Peeling medio-profondi: Applicati solo da professionisti, utilizzano acidi più potenti, come il tricloroacetico, che penetrano fino agli strati più superficiali del derma. Questo tipo di peeling è particolarmente efficace per cicatrici più profonde e irregolari, stimolando un rinnovamento più profondo e migliorando significativamente l’aspetto della pelle. Tuttavia, richiedono un tempo di recupero più lungo e comportano maggiore attenzione post-trattamento.

Dopo un peeling chimico, la pelle diventa temporaneamente più sensibile alla luce solare, quindi è fondamentale evitare l’esposizione al sole e utilizzare una protezione solare adeguata. I risultati del peeling chimico possono essere graduali, richiedendo più sedute per ottenere un miglioramento significativo delle cicatrici acne, ma rappresentano una valida opzione per chi cerca di levigare la pelle e uniformarne il tono.

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Come eliminare le cicatrici da acne

Come togliere le cicatrici da acne: la crioterapia

La crioterapia è una tecnica utilizzata principalmente per ridurre cicatrici ipertrofiche e cheloidi, ovvero quelle cicatrici che tendono a sollevarsi oltre il livello della pelle sana e a espandersi. Questo trattamento consiste nell’applicare azoto liquido o altri agenti congelanti direttamente sulla cicatrice, provocando un abbassamento estremo della temperatura della zona. Questo “congelamento” distrugge le cellule cicatriziali e induce una necrosi del tessuto danneggiato, che viene poi eliminato dal corpo. In aggiunta, la crioterapia può essere combinata con iniezioni di cortisone, un corticosteroide che riduce l’infiammazione e la produzione di collagene in eccesso. Queste iniezioni aiutano a ridurre il volume del cheloide e ad appiattirne la superficie nel tempo. Tuttavia, è importante considerare che i risultati possono richiedere diverse sedute distribuite su mesi, a seconda della dimensione e della gravità del cheloide. Questo processo graduale garantisce una riduzione più controllata e minori rischi di effetti collaterali, come l’iperpigmentazione o la depigmentazione della pelle.

Filler dermici o sottocutanei – Cicatrici acne rimedi

I filler dermici o sottocutanei sono utilizzati per riempire le cicatrici da acne di tipo atrofico, cioè quelle che creano piccoli avvallamenti nella pelle. La loro funzione è quella di ristabilire volume e levigare la superficie cutanea, rendendo meno visibili le cicatrici infossate. Esistono diversi tipi di filler:

  1. Acido ialuronico: Uno dei filler più utilizzati grazie alla sua sicurezza e compatibilità con la pelle. L’acido ialuronico, naturalmente presente nel nostro organismo, è meno soggetto a reazioni avverse. Oltre a riempire le cicatrici, ha anche capacità rigenerative, poiché stimola la produzione di collagene e favorisce il rinnovamento cutaneo. I risultati sono temporanei e richiedono ritocchi periodici, solitamente ogni 6-12 mesI.
  2. Grasso autologo: Il grasso viene prelevato da un’altra parte del corpo del paziente e poi iniettato nella cicatrice. Questo trattamento offre un risultato naturale e una durata maggiore rispetto ad altri filler, anche se può richiedere più sedute e una procedura di prelievo del grasso.
  3. Filler a base di collagene: Si utilizzano sia collagene umano che collagene di derivazione bovina. Anche se meno comune rispetto all’acido ialuronico, il collagene è utile per un effetto riempitivo immediato, ma può causare reazioni allergiche e richiede test preliminari.
  4. Filler a base di poli-L-lattico (es. Sculptra®): Questo filler agisce stimolando la produzione di collagene nel tempo, fornendo un effetto riempitivo che si sviluppa gradualmente. È particolarmente indicato per cicatrici atrofiche diffuse, con effetti che durano più a lungo ma richiedono più sedute.

Il trattamento con filler è generalmente rapido e poco invasivo, con tempi di recupero minimi, sebbene possa causare temporaneo gonfiore o arrossamento. Poiché i risultati possono variare in base al tipo di pelle e alla profondità delle cicatrici, è sempre consigliato consultare un dermatologo per un piano personalizzato.

Cicatrici acneiche trattamenti

Microneedling contro le cicatrici sul viso

Il microneedling è una tecnica estetica avanzata e versatile, utilizzata principalmente per trattare cicatrici acneiche atrofiche. La procedura stimola la produzione di collagene, creando minuscole ferite controllate tramite aghi sottilissimi, montati su un rullo o su dispositivi automatici come il dermapen. I microfori che si formano nell’epidermide e nel derma attivano il processo di guarigione naturale della pelle, che risponde producendo nuovo collagene ed elastina, elementi fondamentali per la struttura e l’elasticità cutanea. Questo processo di rigenerazione rende la pelle più compatta e levigata, riducendo la visibilità delle cicatrici e migliorando nel tempo la texture complessiva. Il microneedling non è solo indicato per cicatrici da acne, ma trova impiego anche per ringiovanire la pelle, ridurre le rughe superficiali e trattare pori dilatati e macchie cutanee.

Il trattamento comporta effetti collaterali leggeri e temporanei, come arrossamento e lieve gonfiore, che generalmente si risolvono in pochi giorni. I risultati migliorano progressivamente con più sedute, solitamente distanziate di alcune settimane, per permettere alla pelle di rigenerarsi tra un trattamento e l’altro. Tuttavia, è essenziale evitare l’esposizione al sole durante il periodo di recupero e usare sempre una protezione solare elevata per evitare iperpigmentazioni.

Dermapen per Microneedling

Microneedling con plasma ricco di piastrine (PRP)

Il microneedling combinato con il plasma ricco di piastrine (PRP) è una tecnica avanzata per il trattamento delle cicatrici da acne che sfrutta il potere rigenerativo del PRP per potenziare gli effetti del microneedling. Il PRP viene ottenuto da un campione di sangue del paziente stesso, dal quale, tramite centrifugazione, si estraggono le piastrine ad alta concentrazione, ricche di fattori di crescita naturali. Questi fattori favoriscono la rigenerazione cellulare e stimolano la sintesi di collagene e proteine, fondamentali per la riparazione del tessuto cutaneo. L’applicazione del PRP subito dopo il microneedling, quando la pelle è temporaneamente “aperta” grazie ai microfori creati, permette ai fattori di crescita di penetrare più in profondità, accelerando il processo di guarigione e di produzione di nuovo collagene. Questa combinazione è particolarmente utile per cicatrici atrofiche e migliora non solo la texture e l’elasticità della pelle, ma anche la sua capacità di trattenere l’idratazione, rendendola più uniforme e levigata.

Numerosi studi hanno confermato l’efficacia di questa tecnica, evidenziando una maggiore riduzione della profondità delle cicatrici rispetto al solo microneedling. I risultati, visibili già dopo alcune settimane, continuano a migliorare con più sedute, generalmente distanziate di 4-6 settimane. Tuttavia, è importante che il trattamento venga eseguito da un professionista esperto per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.

Come eliminare le cicatrici da acne

Terapia biofotonica

La terapia biofotonica è una tecnica che può essere utile quando le cicatrici da acne sono accompagnate da acne attiva, poiché è in grado di trattare contemporaneamente l’infiammazione e il tessuto cicatriziale. Sebbene spesso sia consigliabile attendere la completa stabilizzazione dell’acne prima di intervenire sulle cicatrici, la biofototerapia offre un approccio unico che agisce su entrambi i fronti, migliorando sia l’aspetto delle cicatrici sia l’acne in corso. Questa terapia utilizza fasci di luce LED specifici per ridurre l’infiammazione e stimolare il processo di rigenerazione cutanea. I diversi tipi di luce, come la luce blu per contrastare i batteri responsabili dell’acne e la luce rossa per stimolare la produzione di collagene, lavorano sinergicamente. Questo permette di ridurre i segni dell’acne attiva e attenuare le cicatrici, migliorando nel complesso la texture e l’elasticità della pelle.

La terapia biofotonica è un trattamento non invasivo e generalmente ben tollerato, ma richiede più sedute per ottenere risultati ottimali. I tempi di recupero sono minimi e non espone a rischi significativi, rendendola un’opzione adatta per chi desidera un trattamento delicato ma efficace sia contro l’acne attiva sia per ridurre le cicatrici acne.

Radiofrequenza per eliminare le cicatrici da acne

La radiofrequenza è un trattamento efficace per ridurre le cicatrici da acne grazie alla sua capacità di riscaldare in profondità la pelle, stimolando la produzione naturale di collagene ed elastina. Questo calore, generato da onde elettromagnetiche, raggiunge il derma senza danneggiare la superficie della pelle, provocando una contrazione delle fibre di collagene esistenti e stimolando la formazione di nuovo collagene. Questo processo migliora la tonicità, l’elasticità e la compattezza della pelle, riducendo la visibilità delle cicatrici.

Esistono diversi tipi di radiofrequenza:

  • Radiofrequenza frazionata: Utilizza una matrice di piccoli elettrodi che distribuiscono l’energia in modo uniforme. È ideale per cicatrici da acne, in quanto stimola il rinnovamento cutaneo con tempi di recupero ridotti.
  • Radiofrequenza con aghi: Questa versione combina il calore con la penetrazione di aghi sottili, creando microlesioni che aumentano ulteriormente la produzione di collagene e migliorano la texture della pelle. È particolarmente indicata per cicatrici più profonde o estese.
  • Radiofrequenza non ablativa: Questa tecnica non intacca la superficie cutanea e, pur offrendo risultati più graduali, è adatta a chi preferisce un’opzione con tempi di recupero minimi.

I trattamenti di radiofrequenza sono generalmente ben tollerati e richiedono sedute multiple, distanziate da 3 a 4 settimane, per ottenere risultati ottimali, mentre gli effetti collaterali, come arrossamento e gonfiore, sono temporanei e si risolvono in poche ore o giorni.

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Laser contro le cicatrici da acne

Il trattamento laser è una delle tecniche più avanzate per migliorare l’aspetto delle cicatrici acneiche, poiché utilizza l’energia del calore per stimolare la rigenerazione della pelle e il rinnovamento del collagene. Esistono diversi tipi di laser utilizzati per le cicatrici da acne, con funzioni e profondità di azione specifiche, vediamoli in breve:

  • Laser ablativi (come il laser CO2 frazionato e il laser Erbium): Questi laser rimuovono lo strato superficiale della pelle, vaporizzando il tessuto cicatriziale e stimolando una nuova crescita cutanea. Sono particolarmente efficaci per cicatrici profonde ma richiedono tempi di recupero più lunghi e possono provocare arrossamenti e gonfiori temporanei.
  • Laser non ablativi (come il laser frazionato o laser Nd:YAG): Questi trattamenti non rimuovono lo strato superficiale della pelle, ma penetrano negli strati più profondi per stimolare la produzione di collagene senza intaccare l’epidermide. Sono ideali per cicatrici meno profonde e per chi cerca una soluzione con tempi di recupero più brevi.
  • Laser frazionati (come Fraxel): Questo tipo di laser divide l’energia in una matrice di piccoli fasci, trattando micro-aree e lasciando intatta la pelle circostante. Questo metodo favorisce una guarigione più rapida rispetto ai laser ablativi completi e migliora l’aspetto di cicatrici atrofiche e texture irregolare della pelle.

Poiché il laser rende la pelle temporaneamente più sensibile ai raggi UV, è fortemente sconsigliato eseguire il trattamento nei mesi estivi o esporsi al sole dopo una sessione. La pelle trattata deve essere protetta con creme solari ad alta protezione per prevenire iperpigmentazioni o danni ulteriori.  I risultati del trattamento laser sono progressivi e possono richiedere più sedute per ottenere un effetto ottimale e il numero di sedute varia in base alla profondità delle cicatrici e al tipo di laser utilizzato.

Cicatrici acne prima e dopo

Tecniche di scollamento cicatriziale (subcision)

La subcision è un trattamento innovativo per le cicatrici da acne infossate, in particolare per le cicatrici “rolling”, che sono ancorate a strati più profondi della pelle tramite bande fibrose. Durante la procedura, un ago speciale viene inserito sotto la cicatrice per recidere questi fili fibrosi, liberando così la cicatrice dall’ancoraggio e permettendole di “sollevarsi” verso la superficie cutanea. Questa tecnica porta a un miglioramento visibile della texture della pelle, riducendo l’aspetto delle cicatrici infossate. Questa tecnica di scollamento cicatriziale può essere combinata con filler dermici per riempire ulteriormente l’area e livellare la pelle, o con trattamenti laser per stimolare il collagene e migliorare ulteriormente i risultati. Il trattamento richiede poco tempo e comporta un periodo di recupero minimo, anche se possono verificarsi temporanei gonfiori o lividi. I risultati tendono a migliorare nel tempo, poiché il processo di guarigione stimola la produzione naturale di collagene.

Skincare per pelli con cicatrici acneiche

Una skincare mirata è essenziale per la pelle con cicatrici acneiche, poiché contribuisce non solo a migliorare la texture e l’uniformità della pelle, ma anche a prevenire nuove infiammazioni. La routine quotidiana dovrebbe partire con una detersione delicata che rimuova impurità e sebo in eccesso senza alterare il film idrolipidico della pelle. I detergenti con ingredienti come l’acido salicilico sono particolarmente utili, poiché aiutano a esfoliare leggermente e a liberare i pori.

Per non peggiorare l’aspetto delle cicatrici, è fondamentale evitare scrub fisici o detergenti troppo aggressivi, poiché possono irritare la pelle e causare ulteriori infiammazioni. Una skincare delicata e bilanciata è più efficace e sostenibile a lungo termine. L’esfoliazione chimica può essere un ottimo alleato: prodotti a base di acido glicolico, acido lattico o acido mandelico favoriscono il ricambio cellulare, rendendo la pelle più liscia e meno segnata ma allo stesso tempo è importante non esagerare con la frequenza, per evitare irritazioni. Successivamente, l’uso di sieri a base di vitamina C  aiuta a ridurre le discromie lasciate dalle cicatrici e a uniformare l’incarnato grazie alle sue proprietà antiossidanti e illuminanti.

Per mantenere la pelle idratata, una crema idratante leggera e non comedogenica è essenziale, prediligendo ingredienti come l’acido ialuronico e la niacinamide offrono idratazione senza ostruire i pori, riducendo al contempo l’infiammazione. Infine, la protezione solare ad ampio spettro è indispensabile per evitare che le cicatrici si scuriscano o si accentuino a causa dell’esposizione solare. Una SPF 30 o superiore applicata ogni mattina aiuta a preservare i risultati dei trattamenti e a prevenire ulteriori danni.

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Skincare per pelli con cicatrici acneiche

Affrontare le cicatrici da acne può sembrare una sfida complessa, ma oggi esistono numerosi trattamenti e strategie skincare per migliorare visibilmente la pelle, riducendo sia la profondità delle cicatrici che le discromie. Dai trattamenti professionali come laser, microneedling e radiofrequenza, fino a una routine skincare specifica e mirata, ogni strategia può contribuire a restituire alla pelle un aspetto più uniforme e levigato. Il supporto di un dermatologo è fondamentale per scegliere i trattamenti più adatti in base al tipo di cicatrice e alla sensibilità della pelle, evitando così approcci troppo aggressivi e massimizzando i benefici. Con costanza e attenzione, è possibile ottenere risultati significativi e, soprattutto, ritrovare fiducia nell’aspetto della propria pelle.

Redazione Trucchi.tv💄

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