POROSITÀ DEI CAPELLI | Come riconoscerla e quali prodotti usare?
La porosità dei capelli è uno dei fattori che dovremmo considerare quando scegliamo prodotti e trattamenti per la nostra chioma. Ma come capire qual è la porosità dei nostri capelli, e quali prodotti usare di conseguenza?

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Quando si parla di capelli sani, idratati e luminosi, spesso si pensa solo a shampoo e maschere miracolose. Ma c’è un fattore chiave, troppo spesso sottovalutato, che può fare la differenza tra una chioma che splende e una che sembra assetata di cure: la porosità dei capelli. Questo termine tecnico descrive semplicemente la capacità del capello di assorbire e trattenere l’idratazione, e tutto dipende da quanto sono “aperte” o “chiuse” le cuticole, ovvero lo strato esterno del fusto capillare. Conoscere il proprio livello di porosità non è un vezzo da hair expert, ma un vero game-changer nella scelta dei prodotti e delle routine quotidiane.
Che siano sottili o spessi, lisci o ricci, tutti i capelli hanno un loro grado di porosità, e scoprirlo può trasformare completamente il modo in cui ce ne prendiamo cura. Pronta a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulla porosità capelli? Di cosa si tratta esattamente, cosa significa e come determinare qual è la porosità dei nostri capelli? Scopriamolo insieme!
- Cos’è la porosità dei capelli?
- Test porosità capello, ecco come effettuarlo
- Capelli con porosità normale
- Capelli con bassa porosità
- Capelli con alta porosità
- Porosità capelli, da cosa dipende?
- Gli errori da evitare in base alla porosità dei capelli
Cos’è la porosità dei capelli?
Per comprendere davvero cosa si intende per porosità dei capelli, è fondamentale conoscere l’anatomia di un singolo fusto capillare. Ogni capello è una piccola struttura composta da tre strati principali, e la porosità dipende proprio dallo stato del più esterno.
- Midollo, il nucleo interno – Non sempre presente, il midollo è la parte più interna e meno rilevante per quanto riguarda la cura quotidiana. Tuttavia, nei capelli più spessi può contribuire alla struttura complessiva del fusto.
- Corteccia, il cuore del capello – Subito sopra il midollo si trova la corteccia, la parte più voluminosa e responsabile di forza, elasticità e colore naturale dei capelli. È qui che penetrano i principi attivi dei prodotti e l’umidità, più la cuticola è danneggiata, più questa zona viene esposta e quindi vulnerabile.
- Cuticola, lo scudo esterno – È lo strato più esterno del capello, formato da scagliette sovrapposte (simili alle tegole di un tetto) che proteggono la parte interna del fusto. È qui che si gioca la partita della porosità, quando queste scaglie sono ben chiuse, il capello è più resistente, trattiene l’idratazione e presenta una bassa porosità. Se invece sono sollevate o danneggiate, l’acqua e i trattamenti penetrano facilmente, ma il capello tende a seccarsi rapidamente: è il caso dell’alta porosità.
La porosità capelli, quindi, è la capacità del fusto capillare di assorbire e trattenere l’idratazione e i nutrienti provenienti da acqua, maschere, oli e trattamenti. Questo parametro dipende principalmente dallo stato delle cuticole, ovvero lo strato esterno del capello, composto da minuscole scaglie di cheratina disposte a tegola.
In base a quanto queste cuticole siano aperte o chiuse, i capelli assorbiranno i prodotti più o meno facilmente e, soprattutto, li tratterranno più o meno a lungo. La porosità non riguarda solo l’idratazione, ma influisce anche su aspetti come la lucentezza, la resistenza alla rottura, la tendenza al crespo e l’efficacia dei trattamenti cosmetici.
Test porosità capello, ecco come effettuarlo
Molte di voi adesso si staranno chiedendo come capire qual è la porosità dei propri capelli per curarli e trattarli come meritano e per mantenerli al massimo della loro bellezza. C’è un test porosità capello che si può fare anche a casa: è molto semplice, ma il suo risultato ci può fornire indicazioni utili e abbastanza precise. Prendete alcuni dei vostri capelli quando la chioma è pulita e immergeteli in una tazza di acqua. Dopo 2-4 minuti come si presentano?
- se i capelli fluttuano sulla superficie dell’acqua sono a bassa porosità;
- se si sono adagiati sul fondo sono ad alta porosità;
- se sono a mezza altezza la loro porosità è normale.
Capelli con porosità normale
I capelli con porosità normale, o media, sono quelli in cui le cuticole risultano moderatamente aperte, permettendo un buon equilibrio tra assorbimento e trattenimento dell’idratazione. È il tipo di porosità considerato “ideale”, perché i capelli riescono a trarre beneficio da trattamenti, maschere e nutrienti senza perdere l’idratazione troppo in fretta. La chioma appare generalmente sana, elastica e ben idratata, reagisce positivamente allo styling e non tende a sporcarsi o seccarsi facilmente. Tuttavia, anche se la gestione è più semplice rispetto agli altri tipi di porosità, non bisogna abbassare la guardia: fattori come l’uso frequente di strumenti a caldo, colorazioni o esposizione al sole possono alterare questo equilibrio nel tempo.
Come prendersi cura dei capelli
Per prendersi cura dei capelli con porosità normale è fondamentale seguire una routine bilanciata che alterni momenti di idratazione e nutrimento. Ma cosa significano davvero questi due termini, considerando che il capello è, a livello biologico, una struttura morta?
I capelli non sono irrorati da sangue né metabolicamente attivi, ma la fibra capillare è formata da cheratina, acqua, lipidi e pigmenti. Quando si parla di “idratare i capelli”, si fa riferimento all’uso di ingredienti umettanti o idrosolubili che aiutano a trattenere l’umidità nella fibra e migliorano la flessibilità del capello, rendendolo più morbido e meno incline alla rottura. Aloe vera, glicerina vegetale e pantenolo sono ottimi esempi.
“Nutrire”, invece, significa reintegrare i lipidi che naturalmente proteggono la fibra capillare e mantengono le cuticole in buona salute. In questo caso entrano in gioco oli vegetali leggeri (come jojoba o argan), burri e attivi ristrutturanti come le ceramidi e le proteine idrolizzate, che agiscono sulle aree danneggiate della cuticola riparandole a livello cosmetico. Una buona routine dovrebbe includere:
- Balsami leggeri dopo ogni lavaggio, per districare e idratare
- Maschere settimanali, alternando formule idratanti e nutritive
- Sieri o oli leave-in, per sigillare le cuticole e proteggere la fibra
Infine, è bene proteggere sempre i capelli dal calore con spray termoprotettori, e dai raggi UV con prodotti specifici, soprattutto in estate. Anche i capelli in apparenza “sani” hanno bisogno di attenzioni mirate per preservare il loro equilibrio naturale.
Capelli con bassa porosità
I capelli con bassa porosità presentano cuticole molto compatte e aderenti al fusto, che rendono la chioma visivamente lucente, forte e sana. Questa struttura così chiusa, però, rende difficile il passaggio di umidità e principi attivi all’interno del capello, ostacolando l’efficacia di maschere, balsami e trattamenti nutrienti. Un’altra caratteristica tipica di questo tipo di capelli a bassa porosità è la tendenza ad accumulare i prodotti in superficie. Balsami, leave-in e oli possono restare “appoggiati” sulla fibra capillare senza penetrare realmente, causando build-up e un aspetto appesantito o sporco più velocemente.
I prodotti e le cure per capelli con bassa porosità
I capelli con bassa porosità hanno bisogno di attenzioni specifiche, perché la loro struttura compatta rende difficile l’assorbimento dell’umidità e dei trattamenti. Per questo motivo, è importante scegliere prodotti formulati con ingredienti umettanti e idratanti, in grado di attrarre e trattenere l’acqua nella fibra capillare. L’aloe vera e il miele sono due esempi perfetti: entrambi aiutano a mantenere il giusto livello di idratazione senza appesantire. Visto che questo tipo di capelli tende ad accumulare facilmente i residui dei prodotti, è meglio orientarsi su formulazioni leggere e a base acquosa, evitando cosmetici troppo ricchi di oli o burri vegetali che potrebbero ungere eccessivamente la chioma, rendendola spenta e poco gestibile. Un’altra buona abitudine per chi ha capelli con porosità bassa è quella di programmare regolarmente un lavaggio con uno shampoo purificante, in grado di eliminare residui e prodotti stratificati.
Un piccolo trucco per migliorare l’efficacia dei trattamenti? Applicare maschere o balsami dopo aver avvolto i capelli in un asciugamano tiepido e umido, così da facilitare l’apertura delle cuticole e favorire la penetrazione dei principi attivi. Anche durante il lavaggio, l’acqua calda (ma non bollente) può essere un’alleata: aiuta a rendere le cuticole leggermente più permeabili, senza danneggiarle. Con pochi accorgimenti mirati e i giusti prodotti, anche i capelli con bassa porosità possono ritrovare equilibrio, leggerezza e un’idratazione duratura.
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Capelli con alta porosità
I capelli con alta porosità presentano cuticole molto sollevate, aperte o addirittura danneggiate. Questa condizione rende la fibra capillare estremamente permeabile: assorbe con grande facilità acqua e trattamenti, ma non riesce a trattenere l’idratazione nel tempo. Il risultato? Capelli che sembrano assetati, ma che, nonostante le cure, restano spesso secchi, crespi e fragili.
L’alta porosità può essere genetica, ma più spesso è acquisita a causa di fattori esterni: trattamenti chimici aggressivi (come decolorazioni, permanenti e stirature), uso frequente di piastra e phon ad alte temperature, esposizione prolungata al sole, al vento, al cloro o alla salsedine. Anche i capelli ricci e afro tendono naturalmente a essere più porosi per via della loro struttura elicoidale, che espone maggiormente la cuticola. A livello estetico, questa tipologia di capello si riconosce perché:
- Si asciuga molto rapidamente dopo il lavaggio
- Tende ad essere crespo, opaco, sfibrato
- Si annoda facilmente e si spezza con poco
I prodotti per i capelli con alta porosità
L’obiettivo principale, quando si ha a che fare con i capelli porosi, è quello di far richiudere le cuticole, in modo da avere un capello più robusto, più sano e più lucente. Sono adatti per questo tipo di capelli i balsami leave-in, cioè che non devono essere sciacquati, meglio ancora se a base di proteine dell’azione riparatrice, ma anche i prodotti idratanti e sigillanti, che contribuiscono a mantenere i capelli idratati.
Si possono usare anche oli e burri, che contribuiscono a rendere la chioma più morbida e pettinabile: tra questi possiamo ricordare l’olio di cocco, l’olio di oliva, l’olio di ricino o il burro di karitè, che daranno il meglio se usati come impacchi pre-shampoo sui capelli molto umidi.
Quando si ha a che fare con capelli altamente porosi, l’obiettivo è ricostruire la fibra capillare e sigillare le cuticole, in modo da evitare la perdita di umidità. È quindi fondamentale combinare idratazione profonda e nutrimento ricco e protettivo. Da un lato, ingredienti umettanti come aloe vera, pantenolo o glicerina vegetale aiutano a richiamare e mantenere l’acqua nella fibra. Dall’altro, è essenziale “sigillare” questa idratazione con oli e burri vegetali più corposi (come karité, cocco, avocado o ricino), capaci di creare una barriera protettiva intorno al fusto del capello. Una tecnica particolarmente indicata è il metodo L.O.C. (Liquid, Oil, Cream), che prevede:
- Una fase acquosa (tonico idratante o acqua termale)
- L’applicazione di un olio vegetale
- Una crema o leave-in nutriente che chiuda il tutto
Anche le maschere proteiche a base di cheratina idrolizzata, proteine del riso o grano possono fare la differenza, rafforzando la struttura e migliorando la resistenza alla rottura. Tuttavia, vanno usate con moderazione, alternandole a trattamenti idratanti, per evitare l’effetto opposto (capelli rigidi e secchi). Infine, attenzione ai gesti quotidiani: è consigliabile limitare il calore, evitare strumenti a temperatura elevata, proteggere i capelli dal sole e optare per federe in seta o raso per ridurre l’attrito durante la notte.
Porosità capelli, da cosa dipende?
La porosità capelli può essere ereditaria, ma è fortemente influenzata anche da fattori esterni che ne modificano la struttura nel tempo. È per questo che la porosità non è una caratteristica fissa: può cambiare a seconda delle abitudini di cura, dell’esposizione ambientale e dei trattamenti subiti.
Tra i principali fattori che aumentano la porosità del capello ci sono:
- Trattamenti chimici aggressivi, come colorazioni, decolorazioni, permanenti e stirature, che sollevano le cuticole rendendo il capello più permeabile e vulnerabile.
- Calore eccessivo, derivante dall’uso frequente di phon, piastre e arricciacapelli senza protezione termica. Il calore costante danneggia la cuticola e riduce la capacità del capello di trattenere l’idratazione.
- Esposizione solare, soprattutto prolungata e senza protezione, che secca e indebolisce il fusto capillare, proprio come accade alla pelle.
- Inquinamento atmosferico, che favorisce l’accumulo di particelle sottili sul capello, alterando il film idrolipidico protettivo e aumentando la fragilità.
- Acqua di mare e cloro, che disidratano e sollevano le cuticole, rendendo i capelli più ruvidi e porosi.
- Genetica, infine, gioca un ruolo importante: alcuni tipi di capelli (come quelli ricci o afro) tendono naturalmente ad avere una maggiore porosità, anche senza trattamenti o stress esterni.
Prendersi cura dei capelli tenendo conto di questi fattori è il primo passo per proteggerne la struttura e mantenere una porosità equilibrata.
Gli errori da evitare in base alla porosità dei capelli
Quando si parla di porosità dei capelli, non esistono regole universali. Ogni tipo di capello ha esigenze diverse e commettere errori nella routine può compromettere anche i trattamenti più efficaci e costosi su cui riponiamo infinita fiducia e speranza. Vediamo quindi quali sono gli sbagli più comuni da evitare in base al livello di porosità.
Capelli a bassa porosità
- Eccesso di oli o burri pesanti: tendono a restare in superficie perché le cuticole sono troppo chiuse per assorbirli, causando accumulo e capelli che si sporcano facilmente.
- Trattamenti a freddo: l’uso di maschere o impacchi senza calore può ridurne drasticamente l’efficacia, perché i principi attivi faticano a penetrare.
- Saltare lo shampoo purificante: i capelli a bassa porosità accumulano facilmente i residui, e non utilizzare periodicamente uno shampoo purificante può soffocarli.
Capelli a media porosità
- Una routine sbilanciata solo su idratazione o solo su nutrimento: questi capelli vanno mantenuti in equilibrio. Trascurare uno dei due aspetti può alterarne la porosità nel tempo.
- Trattamenti troppo frequenti o aggressivi: anche se i capelli a porosità media/normale tollerano bene prodotti e styling, un uso eccessivo di strumenti a caldo o trattamenti chimici può danneggiarli.
- Saltare la protezione termica: è un errore pensare che i capelli “sani” non ne abbiano bisogno. Anche quelli in equilibrio vanno protetti per durare nel tempo.
Capelli ad alta porosità
- Idratare senza sigillare: applicare solo prodotti umettanti (come gel o leave-in a base acquosa) senza poi usare un olio o una crema nutriente rischia di far evaporare subito l’idratazione.
- Sovraccarico di proteine: molte routine per capelli danneggiati puntano sulle proteine, ma un uso eccessivo può irrigidire ulteriormente una fibra già fragile.
- Evitare completamente gli oli per paura che ungano: invece, in piccole dosi e con le giuste texture (come olio di avocado, cocco o semi di lino), sono essenziali per ricostruire e proteggere la fibra capillare.
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Capire il proprio tipo di porosità capelli è molto più di un semplice test: è un vero e proprio atto di cura verso i propri capelli. Che si tratti di cuticole compatte che faticano ad assorbire l’umidità, di una struttura porosa che perde acqua in un soffio, o di un equilibrio perfetto da preservare con attenzione, ogni capello racconta una storia unica. E ogni chioma ha bisogno di una routine su misura, costruita in base alle sue reali esigenze.
La porosità è un indicatore prezioso che aiuta a scegliere i prodotti giusti, ad applicarli nel modo corretto e ad evitare trattamenti o ingredienti poco compatibili. Non esistono formule magiche valide per tutti, ma esiste la possibilità di ascoltare il linguaggio del proprio capello e rispondere con consapevolezza.
Perché quando si conosce davvero la struttura dei propri capelli, ogni gesto diventa più efficace, ogni trattamento più mirato… e ogni giornata un po’ più “good hair day”.
Redazione Trucchi.tv💄