ERBE AYURVEDICHE PER CAPELLI| Quali scegliere e come usarle?

Vi piacerebbe cominciare una beauty routine più naturale, che sfrutti la saggezza millenaria che viene dal lontano Oriente? Allora le erbe ayurvediche per capelli fanno al caso vostro: ecco cosa sapere.

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Avete mai sentito parlare di erbe ayurvediche per la cura dei capelli e della pelle? Questo segreto di bellezza ha origini antichissime e ha il suo focus nell’uso di un insieme di piante ed erbe considerate benefiche per la salute e il benessere dell’organismo dalla medicina indiana.

Più in generale, l’ayurveda è un disciplina millenaria, che custodisce saperi mirati al mantenimento di un corpo sano e longevo. Nella fitoterapia ayurvedica le piante e i fiori con proprietà terapeutiche vengono assunti in polvere oppure tramite infusi, tisane, compresse oppure usati per massaggi con oli medicati o polveri di erbe. Alcune erbe ayurvediche in particolare possono essere utilizzate per realizzare impacchi dopo-shampoo per capelli davvero efficaci e specifici per risolvere o attenuare diverse tipologie di problemi.

Cosa sono le erbe ayurvediche

Le erbe ayurvediche sono polveri ottenute da radici, piante, fiori o foglie di alcune specie vegetali conosciute e rinomate sin dai tempi antichi per le loro virtù. Quello sui capelli è uno dei loro usi più comuni: basterà scegliere il preparato più adatto al proprio tipo di capelli e alle proprie esigenze per avere una chioma sana e luminosa.

erbe ayurvediche per capelli

Come si usano le erbe ayurvediche per i capelli?

Le erbe ayurvediche si possono utilizzare per favorire la bellezza e la salute dei capelli sotto forma di vere e proprie maschere, da applicare dopo lo shampoo: ricordatevi di non lavare i capelli con detergenti aggressivi dopo aver usate le erbe ayurvediche perchè ne attenuereste o eliminereste gli effetti benefici, lavando via del tutto o in parte i nutrimenti che invece dovrebbe assorbire il capello.

La procedura per preparare le erbe ayurvediche per i capelli è abbastanza semplice: dopo aver scelto le polveri più adatte, dovrete ottenere una pastella diluendole in acqua calda, essenziale per far sprigionare tutte le proprietà delle erbe. Mescolate con un cucchiaio, meglio se di legno, fino ad ottenere una consistenza cremosa; per un risultato migliore potete setacciare le erbe prima di aggiungervi l’acqua, in modo da ottenere un composto senza grumi.

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A questo punto potete lasciar riposare la pastella per un periodo di tempo che va da una a sei ore, in modo che l’ossidazione aiuti a liberare le sostanze e i pigmenti delle erbe. Ora potete applicare il composto sui capelli già lavati e appena umidi, stendendolo dalla nuca verso l’alto e dalle radici verso le punte, avendo cura di impregnare in maniera omogenea tutta la capigliatura e poi coprendo il tutto con un po’ di pellicola trasparente. Lasciate in posa da 3 a 90 minuti, a seconda delle erbe scelte, poi sciacquate bene con acqua tiepida ed eventualmente con una piccola quantità di shampoo delicato per togliere ogni residuo; è consigliato concludere l’operazione con un risciacquo acido.

Insomma, sono richiesti un po’ di tempo e un po’ di pazienza, ma i risultati saranno visibili e vi ripagheranno del lavoro fatto; inoltre avrete la soddisfazione di non aver utilizzato ingredienti chimici o poco amici dell’ambiente.

Erbe lavanti, caratteristiche e proprietà

Le erbe ayurvediche sono indicate anche per lavare i capelli in maniera assolutamente naturale. In questo caso l’impasto si prepara semplicemente mescolando la polvere o le polveri prescelto con acqua calda ma non bollente e lasciando riposare per circa 5 minuti. Il composto va poi applicato sui capelli umidi, dalla radice alle punte, massaggiando in maniera delicata e lasciando il tutto in posa per una mezz’oretta. L’ultima operazione consiste in un risciacquo accurato, seguito eventualmente da un balsamo o da un risciacquo acido. Le principali erbe lavanti sono:

  • Shikakai (acacia concinna): ricca di saponine, purifica il cuoio capelluto e rende i capelli più morbidi e lucidi. È un toccasana per la salute e la pulizia dei capelli: ne favorisce la crescita, previene la forfora e rafforza i follicoli piliferi senza privare i capelli dei loro oli naturali. Può scurire i capelli chiari;
  • Fieno greco (Methi) è un buon rimedio contro la caduta eccessiva dei capelli ed è efficace anche per rinforzarli. Non solo: favorisce la crescita dei capelli, elimina la forfora e lenisce il cuoio capelluto secco e prurigginoso. Dona lucentezza ed elasticità ai capelli, rendendoli anche più pettinabili. Per evitare però l’effetto contrario, cioè che secchi i capelli, è necessario preparare il composto 7-8 ore prima di usarlo, in modo che la polvere assorba tutta l’acqua necessaria;
  • Nagarmotha o Nagar Motha (Cyperus Rotundus): è un‘erba lavante in grado di equilibrare la produzione di sebo, stimolando o frenando l’azione delle ghiandole sebacee. È quindi indicata sia per i capelli secchi che per i capelli grassi, che torneranno così ad una condizione ideale. Può essere usata anche come delicata erba tintoria per coprire i capelli bianchi o per dare alla chioma riflessi castani. Si può utilizzare anche come impacco per riequilibrare i disordini della pelle;
  • Rheeta, chiamata anche Ritha e Aritha (Sapindus murokossi). Questa erba ayurvedica è molto ricca di saponine vegetali ed è molto usata per pulire e abbellire i capelli. Può essere usata anche per purificare la pelle grassa o acneica ma facendo attenzione perchè è molto irritante per gli occhi;
  • Sidr (Zizyphus jujuba) è un’altra erba ayurvedica ricca di saponine che la rendono adatta a lavare i capelli in maniera naturale. Non facilita lo scarico delle erbe tintorie, anzi, le aiuta a fissare il colore. È efficace anche contro forfora e prurito della pelle.

tipi di erbe ayurvediche

Erbe condizionanti, di cosa di tratta e quali sono?

Le erbe condizionanti hanno delle proprietà benefiche particolari per i capelli, ad esempio seboregolatrici, fortificanti e anticaduta, ma anche un’azione districante che rende i capelli più pettinabili. Tra le erbe condizionanti possiamo citare:

  • Amla (Emblica Officinalis): l’olio di Amla è molto diffuso in India per la cura dei capelli, ma può essere utilizzato anche in polvere per maschere per capelli efficaci nel prevenire caduta e ingrigimento dei capelli, nel rafforzare i follicoli piliferi e nel promuovere una più rapida crescita dei capelli. La chioma apparirà subito più sana e lucente, senza tracce di forfora;
  • Neem: conosciuto soprattutto sotto forma di olio dalle mille proprietà, il neem combatte efficacemente forfora e secchezza del cuoio capelluto e può aiutarvi a sconfiggere anche i tanto odiati pidocchi, che ciclicamente compaiono nelle scuole dei nostri bambini. Previene inoltre la caduta dei capelli e ne favorisce la crescita;
  • Brahmi (Herpestits Monniera): è usata nell’ayurveda sia sotto forma di olio, per nutrire il cuoio capelluto e combattere la caduta dei capelli, sia in polvere per ritardare l’ingrigimento dei capelli e ridonare loro volume, densità e luminosità;
  • Bhringraj o Maka (Eclipta alba): anche questa erba ayurvedica per capelli dà straordinari risultati contro l’ingrigimento precoce e la caduta dei capelli, ma è utile anche per rafforzare e stimolare i follicoli piliferi, migliorare il colore e la consistenza dei capelli e combattere la forfora grassa. Anche in questo caso lo possiamo trovare e utilizzare come olio oppure in polvere;
  • Kachur Sugandhi (Kaempferia Galanga) è ricavata da un vegetale “cugino” di curcuma e zenzero. Viene usato per rafforzare e abbellire i capelli e dare volume e lucentezza alle chiome più secche e spente. Può essere usato anche sulla pelle per trattare acne e imperfezioni, risolvere irritazioni e curare piccole ferite.

Erbe coloranti, ecco quali scegliere

Le erbe coloranti o tintorie sono un’ottima alternativa alle tinte chimiche da molti punti di vista: non inquinano l’ambiente, non danneggiano la flora marina, non pregiudicano la nostra salute e non sono aggressive con i nostri capelli che, al contrario, risulteranno più forti e più sani.


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Ci sono anche dei possibili svantaggi da considerare: la gamma di tonalità che si può ottenere con le erbe tintorie è abbastanza limitato e in ogni caso colorano tono su tono, senza penetrare all’interno del fusto capillare. Ogni chioma, inoltre, è diversa dalle altre e per la riuscita della tinta naturale sono molto i fattori che entrano in gioco: bisognerà quindi armarsi di pazienza e procedere per tentativi; alla fine sarete però ripagate da un colore vivo e ricco di sfumature. Vediamo quindi quali sono le principali erbe ayurvediche coloranti:

  • Hennè (Lawsonia inermis) è la regina delle erbe tintorie ed è anche l’unica tinta naturale permanente, in quanto la molecola dell’hennè, il lawsone, è in grado di legarsi alla cheratina dei capelli in modo definitivo. Regala un caldo colore rosso ramato, che risulta più aranciato sui capelli chiari e più intenso su quelli scuri. Può essere combinato con altre erbe tintorie e condizionanti per ottenere diverse sfumature di colore;
  • Indigo o Hennè nero (Indigofera Tinctoria) dona una castano scuro con riflessi freddi molto intenso, che può arrivare anche al nero vero e proprio con riflessi blu. Sui capelli bianchi si trasformeranno però in sfumature azzurre o verdi; per evitare questo effetto si consiglia quindi di abbinare l’indigo ad altre erbe, come ad esempio l’hennè;
  • Katam (Buxus Dioica) ha un elevato potere tintorio che dona un colore castano che può arrivare anche a sfumature molto scure con riflessi violacei. Anche in questo caso si sconsiglia di usarlo in purezza sui capelli bianchi o decolorati; meglio abbinare il Katam all’Hennè o alla Cassia;
  • Ibisco (Hibiscus Sabdariffa) dona invece riflessi che possono andare dal rosa freddo al rosso prugna. La sua capacità tintoria è molto delicata: colora poco e scarica dopo poco tempo, ma è perfetto per smorzare il rosso dell’hennè;
  • Robbia (Rubia Cordifolia) viene usata per tingere di rosso i capelli ottenendo riflessi caldi e ramati oppure color ciliegia, a seconda di come viene preparato il composto. È consigliabile usarla in combinazione all’Hennè per conferire maggiore durata alla tinta naturale;
  • Cassia, chiamata anche Hennè neutro (Cassia Obovata o Italica) ha un effetto riflessante dorato, ma solo se viene lasciata ossidare in ambiente acido per almeno 12 ore. Può essere usata in combinazione con altre erbe che conferiscono sfumature simili per schiarire la capigliatura. Se invece viene fatta macerare solo in acqua calda non ha un effetto tintorio ma ristruttura e rigenera in profondità i capelli;
  • Mallo di noce (juglans regia): contiene tannini, flavonoidi dall’azione antiossidante e composti chimici chiamati naftochinoni, sostanze che danno al mallo di noce proprietà antisettiche e antibatteriche, ma anche un’azione colorante, lucidante e rinforzante sui capelli. Non è in grado di tingere i capelli, ma di scurirli e di conferire loro sfumature brune e color castagna. Con ripetute applicazioni si può ottenere il risultato desiderato;
  • Curcuma (Curcuma Longa) ha un elevatissimo potere tintorio che conferisce ai capelli un colore giallo oro freddo. Sarebbe meglio usarla in piccole quantità, meglio se diluita in un composto con la cassia o con altre erbe schiarenti.

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hennè per capelli

Ricordate però che ogni caso è diverso dall’altro e che quindi, almeno le prime volte, potreste aver bisogno dei consigli di una persona esperta. Se siete alle prime armi nel mondo delle erbe ayurvediche potete rivolgervi a preparati che contengono già una miscela di tutte le erbe adatte al vostro scopo, mentre se siete già più esperte potete mixarle tra loro a vostro piacimento, aggiungendo anche ingredienti come limone, yogurt e aceto per ottenere diversi effetti e potenziare le loro proprietà.

Siete pronte ad entrare nel mondo delle erbe ayurvediche per la cura dei capelli o del corpo? Le usate già? Fateci sapere come è andata sui nostri canali social!

Redazione Trucchi.tv 💄

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